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Ecco quello che non si dovrebbe mai cessare di essere: dei lettori, dei lettori puri, che leggono per leggere, che sanno leggere che, insomma, leggono e basta...
Charles Péguy
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Barbara Spinelli La sovranità assente Solo se l'Europa diventa lo spazio dove si organizza la politica e la discussione democratica - se diventa l'istituzione intermedia fra Stati e mondializzazione, fra cittadini e mercati anonimi - ciascuna nazione potrà ridivenire padrona di sé. Altro che Europa light, senza piú regole. Di un'Europa pesante c'è bisogno, e di regole stringenti, ma radicalmente nuove. Come è stato possibile che si sia finiti col parlare d'Europa come di un sogno da cui meglio sarebbe risvegliarsi? Secondo Barbara Spinelli l'Europa è a un bivio ma si comporta come se non lo sapesse. Il tuonare dei governi contro gli eurocrati distruttori del sogno europeo è una scusa per nascondere le loro responsabilità. La trojka che ha vessato Grecia, Portogallo, Irlanda, è una loro creazione e lo è anche il Fiscal compact che incombe sulle nostre già fragili finanze. Sono gli Stati ad aver deciso di rispondere alla crisi scoppiata nel 2007 uccidendo la vocazione solidale dell'Unione, ignorando le ragioni per cui nacque, opponendo i paesi forti del centro alle sue nuove periferie. Occorre ripartire dalla visione del Manifesto di Ventotene per far sí che il Parlamento europeo esca dal suo sonno e scriva finalmente la Costituzione che i cittadini europei non posseggono e cui hanno diritto. Che metta l'economia e la moneta al servizio della politica e dei cittadini: non il contrario come avviene oggi. Barbara Spinelli, tra i fondatori del quotidiano «la Repubblica» è passata, tra il 1984 e il 1985, al «Corriere della sera» e infine a «La Stampa», prima come corrispondente da Parigi, dove tuttora vive, poi come editorialista, attività che è tornata a svolgere, per anni, anche per «la Repubblica». Tra i suoi libri: Il sonno della memoria. L'Europa dei totalitarismi (Mondadori, 2004); Ricordati che eri straniero (Qiqajon, 2005); «Una parola ha detto Dio, due parole ne ho udite». Lo splendore della verità (Laterza, 2009); Moby Dick o l'ossessione del male (Morcelliana, 2010); Il soffio del mite (Qiqajon, 2012); La sovranità assente (Einaudi, 2014). |
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