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Italo Calvino
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La Guerra-mondo 1937-1947Una storia globale della guerra 1937-47, dell'unica «guerra-mondo» combattuta, inventata, vissuta e superata dall'umanità. Una cinquantina di storici, filosofi e scienziati della politica, di generazioni e nazionalità diverse, raccontano la guerramondo con un triplice intento: mostrare che la guerra si estese al mondo intero e in particolare, questa volta, all'Africa e all'Asia; sottolineare che tale processo di mondializzazione modificò categorie e rappresentazioni spaziali e temporali; rimarcare, infine, che, come è sempre piú evidente, costituí un mondo in sé. Questo perché i parametri del tempo di pace divennero obsoleti; le parole cambiarono significato, contaminate dagli eufemismi della propaganda; la ripartizione di genere del lavoro venne sconvolta; le tecnologie civili e i prodotti della chimica progredirono, o furono creati ex novo, dalla mobilitazione e dalle sollecitazioni delle industrie di morte; i dominî coloniali crollarono definitivamente. Senza dimenticare il mutamento delle esperienze quotidiane ed estetiche, come vivere di notte, ascoltare la musica per non udire il rumore delle bombe o i discorsi dell'invasore, rimettere in auge vecchi canti che per ciò stesso diventavano patriottici, per non parlare della recita di una poesia imparata a memoria di malavoglia a scuola che, in un accampamento militare, si trasformava nell'estrema, sublime preghiera di chi assisteva i morenti. Sí, la guerra fu un mondo che prese forma ben prima degli avvenimenti europei relativi all'invasione nazionalsocialista della Polonia il 1o settembre 1939; essa venne innescata dapprima in Asia e in Africa, già nel 1931 in Manciuria, nel 1935 in Etiopia e soprattutto, in forma piú sostanziale, in Cina a partire dal 1937: la data scelta in quest'opera per segnarne l'inizio. Ugualmente, l'uscita dalla guerra si protrasse ben oltre la sua conclusione ufficiale il 2 settembre 1945; arrivando sino ai trattati di pace del febbraio 1947 firmati solamente con alcuni dei paesi sconfitti, allorché fu chiaro che gli Alleati non avrebbero potuto pervenire a un accordo negoziato sulla sorte della Germania e che alla guerra-mondo non sarebbe seguita una pace-mondo, bensí una guerra fredda tra i nuovi giganti: Stati Uniti e Unione Sovietica. Indice Alya Aglan insegna Storia contemporanea all'Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne. Per Einaudi ha curato, con Robert Frank, la Grande Opera La guerra-mondo (2016). Robert Frank è Professore emerito dell'Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne. Per Einaudi ha curato, con Alya Aglan, la grande opera La guerra-mondo (2016).
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articolo di Paolo Mieli su Corriere della Sera. (leggi)
recensione di Nadia Terranova su La Stampa. (leggi)
recensione di Lara Ricci su Domenica - Il Sole 24 Ore. (leggi)
recensione di Ezio Mauro su la Repubblica. (leggi)
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recensione di Raffaele Liucci su Domenica - Il Sole 24 Ore. (leggi)
recensione di Ernesto Galli della Loggia su Corriere della Sera. (leggi)
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recensione di Luca Briasco su Alias - il manifesto. (leggi)
articolo dell'autore su Corriere della Sera. (leggi)
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