Fondare le biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro un inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire.

Marguerite Yourcenar

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Sapienza, Autobiografia delle contraddizioni

collana: Super ET
editore: Einaudi
data pubblicazione: 07/05/2024
pagine:  XII - 700
prezzo: € 20,00
ISBN: 9788806265045
a cura di: Angelo Pellegrino
introduzione di:
argomento: narrativa italiana
formato: brossura
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Goliarda Sapienza

Autobiografia delle contraddizioni

Lettera aperta. Il filo di mezzogiorno. Io, Jean Gabin. L'università di Rebibbia. Le certezze del dubbio.

 

Cinque momenti della vicenda interiore politica e letteraria di Goliarda Sapienza, una scrittrice troppo in anticipo sui tempi.

Se normalmente si intende l’autobiografia come il racconto retrospettivo del proprio vissuto a partire da un punto d’osservazione nel presente, Goliarda Sapienza reinventa il genere, immaginando una scrittura che accompagna a intermittenza lo scorrere della vita. Lettera aperta, il romanzo d’esordio, e Il filo di mezzogiorno raccontano la turbolenta nascita di una scrittrice che ha fatto di tutto per non diventarlo: Goliarda è la bambina guerresca che non cammina mai perché corre sempre, ma è al contempo la donna adulta che la ricorda. In Io, Jean Gabin la protagonista è ancora Goliarda bambina, ma il filtro questa volta è l’identificazione con l’icona virile e anarchica del cinema francese. I due romanzi successivi, L’università di Rebibbia e Le certezze del dubbio, vedono un cambio di stile e di prospettiva: l’io autobiografico si mette in disparte prestando la sua voce alle donne incontrate a Rebibbia e poi nel «carcere fuori dal carcere» della metropoli romana, in cui vaga alla ricerca della sorellanza intuita e ormai perduta. A scorrere le pagine appassionanti di questa autobiografia sorge un sospetto: e se tutte le contraddizioni alla fine si rivelassero coerenza? Coerenza di verità e bellezza dell’insieme della sua opera.

 

Goliarda Sapienza (1924-1996) nacque a Catania da famiglia socialista rivoluzionaria. A partire dai sedici anni visse a Roma, dove studiò all'Accademia di Arte Drammatica. Negli anni Cinquanta e Sessanta recitò come attrice di teatro e di cinema lavorando, tra gli altri, con Luchino Visconti (in Senso), Alessandro Blasetti e Citto Maselli. Al suo primo romanzo, Lettera aperta (1967), seguirono Il filo di mezzogiorno (1969), L'università di Rebibbia (1983), Le certezze del dubbio (1987) e, postumi, L'arte della gioia (1998), i racconti Destino coatto (2002), Io, Jean Gabin (2010), Il vizio di parlare a me stessa (2011), le poesie Siciliane (2012) e Ancestrale (2013), La mia parte di gioia (2013), Elogio del bar (2014), Tre pièces e soggetti cinematografici (2014), Appuntamento a Positano (2015) e Lettere e biglietti (2021).

 

 

 

della stessa autrice nel catalogo Einaudi 

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