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Fondare le biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro un inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire.
Marguerite Yourcenar
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Marco MagnaniSindona
Biografia degli anni Settanta Ascesa e caduta di un finanziere sullo sfondo della crisi italiana. La parabola di Michele Sindona, nato nel 1920 in Sicilia e morto suicida nel 1986 nel carcere di Voghera, è un prisma con cui scomporre le componenti della storia italiana nella seconda metà del Novecento. Negli anni Sessanta diviene il fiduciario finanziario del Vaticano. Negli Stati Uniti è un affermato banchiere; in Italia è considerato il piú dinamico finanziere privato. È uno degli uomini senza pedigree che conquistano il successo in anni di straordinario cambiamento dell'Italia. Ha un'intelligenza svelta, la passione per l'azzardo, la spregiudicatezza morale che occorrono per puntare in alto. In pochi anni giuoca e perde la sua partita. Alla fine del 1974 le sue banche falliscono clamorosamente, in Italia e negli Stati Uniti. L'esemplarità della sua vicenda consiste nella capacità di sfruttare creativamente una struttura di potere in cui convivono strettamente forze finanziarie, istituzionali, eversive, criminali. È il mondo delle consorterie trasversali, della loggia massonica P2 e della mafia, in cui Sindona si immerge avendo come referente politico la DC. Questo intreccio di poteri costituisce la versione patologica, ma non effimera, di un modello di capitalismo relazionale il cui ruolo nella storia recente italiana è ormai indiscusso. Sindona fa uccidere da un sicario mafioso il commissario liquidatore Giorgio Ambrosoli, delitto per cui è condannato all'ergastolo. La sua sconfitta si deve soprattutto al coraggio dei pochi che tentarono di arginare lo scadimento dello spirito pubblico di cui il banchiere fu espressione emblematica. Marco Magnani, economista, è dal 1982 in Banca d'Italia. Attualmente è Vice Capo del Dipartimento Economia e statistica. Si è occupato soprattutto di economia industriale, mercato del lavoro, economia regionale, storia economica. Ha pubblicato L'industria fra capitale e lavoro (il Mulino 1989) con Fabrizio Barca, Beneduce (Mondadori 2009) con Mimmo Franzinelli, Critica della ragione meridionale (Laterza 2010) con Luigi Cannari e Guido Pellegrini. Fra i suoi numerosi saggi si ricordano Alla ricerca di regole nelle relazioni industriali: breve storia di due fallimenti (in: Storia del capitalismo italiano, a cura di Fabrizio Barca, Donzelli 1997), Culture economiche e sviluppo (in: Storia economica d'Italia, a cura di Pierluigi Ciocca e Gianni Toniolo, Laterza 2003), L'Età dell'Oro e la seconda globalizzazione (in: L'Italia e l¿economia mondiale dall'Unità a oggi, a cura di Gianni Toniolo, Marsilio 2013) con Nicholas Crafts. Per Einaudi ha pubblicato Sindona. Biografia degli anni Settanta (2016). |
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Recensioni recensione di Stefano Lepri "La Stampa" (leggi) recensione di Leonardo Coen "il Fatto Quotidiano" (leggi) recensione di Benedetta Tobagi "la Repubblica" (leggi)
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