Richiedi la Card Einaudi
è gratuita
hai subito 3 vantaggi
Stampa il buono per
ritirare la Card Einaudi
...i libri che ti mancano per affiancarli ad altri nel tuo scaffale, i libri che ti ispirano una curiosità improvvisa, frenetica e non chiaramente giustificabile.
Italo Calvino
non disponibile
vedi anche
non disponibile
|
La città dipinta Il rotolo di Souzhu Il capolavoro della pittura cinese Lungo 12,25 metri e alto 35,8 cm, comprende 4.600 figure, 1.140 edifici, 40 ponti e 300 barche. Riproduce fedelmente il paesaggio, le scene di vita urbana, i costumi locali nel periodo d'oro della Cina e riprende le attività quotidiane come viste dall'alto: ricco di dettagli, consente di vedere chiaramente le persone all'interno delle case o nei palazzi, sui ponti, i rematori sulle barche, le donne che ricamano la seta, gli uomini che trasportano la merce, le persone d'affari che barattano al mercato, i negozi e ristoranti. Un racconto dipinto di come si svolgeva la giornata in una cornice incantevole di giardini ponti e fiumi. Suzhou, città antichissima con oltre 2500 anni di storia, situata lungo la riva del Fiume Azzurro e sulle sponde del lago Taihu nel sudest della Cina è famosa per i suoi ponti di pietra, le pagode e gli splendidi giardini. Ha sempre avuto per la sua posizione favorevole un ruolo significativo nell'agricoltura, nell'industria e nel commercio. Fu visitata e descritta da Marco Polo come una città grande e nobile, durante la dinastia Ming e Quing e venne chiamata la Venezia dell'est e la metropoli numero uno del sud est della Cina. L'opera è completa di un secondo volume che ritrae tratto per tratto le scene più significative del rotolo e le spiega per capire fino in fondo la storia e i costumi di un'intera popolazione |
|
|
Candidati
Premio Strega 2024
recensioni
recensione di Loredana Lipperini su La Stampa. (leggi)
recensione di Valeria Parrella su Robinson - la Repubblica. (leggi)
recensione di Matteo Al Kalak su Avvenire. (leggi)
recensioni
recensione di Roberto Carnero su Avvenire. (leggi)
recensione di Leonetta Bentivoglio su la Repubblica. (leggi)