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Volponi, Il sipario Ducale

collana: Letture Einaudi  
editore: Einaudi
data pubblicazione: 03/10/2023
pagine: XVIII - 326
prezzo: € 21,00
ISBN: 9788806261948
prefazione di: Paolo Di Stefano
traduzione di:
argomento: narrativa italiana
formato: brossura
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Paolo Volponi

Il sipario Ducale

 

Da una parte la sfida ai deflagranti anni di piombo in corso, la centralità dello schermo ottundente e falsificante della Tv, la rivalsa delle presenze femminili in vario modo salvatrici, l'elaborazione quasi psicanalitica della città-teatro (sipario) che protegge e opprime. Dall'altra la fedeltà ai propri personaggi (Saluggia, Crocioni, Aspri), la cui follia eversiva incarna la sola protesta possibile. [...] Si aggiunga la compresenza nella pagina, si direbbe in ogni pagina, di personalità stilistiche molteplici [...]. Qui, come altrove, incontriamo oltre alle «smanie politico-culturali, e anche letterarie» di Volponi le tinte forti, tragiche e grottesche, della narrazione pura, accanto alla riflessione saggistica di carattere civile, alla satira, all'indignazione e all'invettiva, agli excursus nell'amata pittura cinque-secentesca (Bronzino su tutti), al gusto per gli elenchi, alle aperture liriche.
dalla Prefazione di Paolo Di Stefano

«Sono un confusionario deplorevole, fuori del tempo e senza società. Ma senza la disonestà di accontentarmi»

Anche se attraversato da una pesante amarezza politica, Il sipario ducale è uno dei romanzi piú divertenti di Volponi, soprattutto per l’invenzione di personaggi bizzarri e indimenticabili come Gaspare Subissoni, professore anarchico e pazzoide, farneticante e immaginoso, e il conte Oddino Oddi-Semproni, ultimo rampollo di una casata decaduta, un po’ demente e un po’ furbo. Le storie dei due vengono raccontate in capitoli alternati che intorno ai protagonisti mettono in scena il teatro della città di Urbino, con i suoi personaggi minori alle prese con piccole e grandi prepotenze. E una ragazza da portare in salvo a tutti i costi. Sullo sfondo c’è l’Italia di piazza Fontana, delle bombe fasciste, delle nostalgie autoritarie, che è anche l’Italia dei televisori sempre accesi, dell’omologazione progressiva (e rapidissima) di cui parlava il grande amico e sodale di Volponi, Pier Paolo Pasolini.



Paolo Volponi nasce a Urbino nel 1924. Si laurea in legge e nel 1948 pubblica il suo primo libro di poesie, Il ramarro. Nel 1950 conosce Adriano Olivetti: nel 1956 entrerà nell'azienda di Ivrea dove in pochi anni raggiungerà i massimi livelli dirigenziali. Nel 1954 inizia l'amicizia con Pasolini. Nel 1955 esce il suo secondo libro di poesie, L'antica moneta, e nel 1960 un terzo, Le porte dell'Appennino. Del 1962 è il suo primo romanzo, Memoriale, seguito tre anni dopo da La macchina mondiale, che vince il premio Strega. Nel 1972 viene chiamato a Torino da Umberto Agnelli per uno studio sui rapporti fra città e fabbrica e prende il via la sua peraltro breve collaborazione con la Fiat. Escono quattro romanzi in sequenza: Corporale (1974), Il sipario ducale (1975, premio Viareggio), Il pianeta irritabile (1978), Il lanciatore di giavellotto (1981). Nel 1983 viene eletto senatore: il suo impegno parlamentare si interromperà solo nel 1993, per ragioni di salute. Nel 1986 un nuovo libro di poesie, Con testo a fronte. Nel 1989 Le mosche del capitale. Nel 1991 Volponi vince nuovamente il premio Strega con La strada per Roma, romanzo scritto in realtà negli anni Cinquanta. Muore per infarto ad Ancona nel 1994. Per Einaudi, nella collana "Letture Einaudi" sono stati pubblicati anche I racconti (2017), a cura di Emanuele Zinato.

Dello stesso autore nel catalogo Einaudi 

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