...se non ci fossero i libri, noi saremmo tutti rozzi e ignoranti, senza alcun ricordo del passato, senza alcun esempio; la stessa urna che accoglie i corpi cancellerebbe anche la memoria degli uomini.

Cardinale Bessarione

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Antonelli, Il Dante di tutti

    
collana: Vele
editore: Einaudi
data pubblicazione: 11/10/2022
pagine:  104
prezzo: € 12,00
ISBN: 9788806257095
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formato: brossura
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Giuseppe Antonelli

Il Dante di tutti


Una straordinaria fortuna popolare ha creato tanti Dante quanti le persone ne hanno voluti vedere. Dante cult. Dante gag. Dante ciak. Dante brand. Dante quiz. Dante gulp. Dante game. Dante young. In comune con l'originale molti hanno solo l'inconfondibile profilo.

La fortuna popolare – cominciata già nel Trecento – ha finito col rendere Dante un’icona, nel senso di un simbolo legato a un immaginario condiviso. Il centenario appena celebrato ha dimostrato una volta di piú quanto sia grande la vitalità di Dante a sette secoli dalla sua morte. Ma mai come in queste celebrazioni è stato chiaro che Dante sopravvivrà ancora a lungo anche grazie a quella percezione collettiva che lo ha reso ormai in tutto il mondo una straordinaria icona pop. C’è il Dante emblema della nostra identità culturale, la cui effigie passa dalle lire agli euro. C’è l’immagine di Dante usata già da tempo, non solo in Italia, come marchio commerciale e in chiave pubblicitaria. C’è il Dante personaggio che ritorna – fino in America, fino in Giappone – nelle trame di libri, film, fumetti, giochi di successo. Tutte proiezioni popolari di quell’inarrivabile poeta in grado di cantare con una potenza senza pari l’amore, la morte, la bellezza, l’orrore, la vita terrena e quella ultraterrena.


Giuseppe Antonelli è professore ordinario di Storia della lingua italiana all'Università di Pavia, collabora con «7» e «la Lettura» del «Corriere della Sera»; per molti anni ha raccontato storie di parole su Rai 3 e Rai Radio 3. Con Matteo Motolese e Lorenzo Tomasin ha curato la Storia dell'italiano scritto in sei volumi (2014-21; Premio Cesare Pavese per la saggistica); con la collaborazione di Giovanni Battista Boccardo e di Federico Milone, è stato curatore scientifico della mostra Dante. Un'epopea pop (Museo d'Arte della città di Ravenna). Tra i suoi ultimi libri: Volgare eloquenza (2017), Il museo della lingua italiana (2018), Il mondo visto dalle parole (2020) e Il piacere del significante (2022). Per Einaudi ha pubblicato Il Dante di tutti. Un'icona pop (2022).

 

 

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