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Grass. Da una Germania all' altra

 

collana: Supercoralli   
editore: Einaudi
data pubblicazione: 2012
pagine:  240
prezzo: € 20,00
ISBN: 9788806202897
a cura di:
traduzione di: Claudio Groff
argomento: narrativa straniera
formato: rilegato
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Günter Grass

Da una Germania all'altra
Diario 1990

 

Il diario dello scrittore che come pochi altri ha personificato la figura dell'intellettuale pubblico, un libro ricco di incontri, di pensieri, di passione politica, di progetti su romanzi ancora da scrivere; la sorprendente rilettura di una fase - quella della riunificazione tedesca - in cui la Storia ha subito una delle sue ricorrenti, improvvise accelerazioni.

«Non nutro una passione particolare per i diari. Deve succedere qualcosa di eccezionale perché mi senta obbligato a tenerli », scrive Günter Grass. «Qualcosa di eccezionale» era successo ad esempio una quarantina di anni fa, quando Willy Brandt dapprima vinse le elezioni e poi inaugurò la grande stagione della Ostpolitik; lo scrittore si schierò senza esitazioni a fianco del cancelliere e l'esito documentaristico- letterario di questa appassionata militanza politica fu appunto un diario, il Diario di una lumaca.
E a quell'esperienza Grass per certi versi si rifà anche in questa nuova cronaca che comprende le settimane e i mesi del 1990 in cui le due Germanie diventano una cosa sola: un avvenimento che la politica distensiva nei confronti dell'Unione Sovietica e della Polonia praticata nei primi anni Settanta, così come gli intensi rapporti con la stessa Germania Orientale hanno indubbiamente contribuito a rendere possibile. Purtroppo alla guida della Repubblica Federale non c'è più Willy Brandt ma Helmut Kohl e quindi la riunificazione, sostiene lo scrittore, viene sostanzialmente gestita nei termini di una annessione del più debole da parte del più forte, senza un autentico coinvolgimento democratico dei cittadini, liquidando in tutta fretta quel poco di sostanza industriale ancora esistente all'Est.
Accanto ai temi politici, ad avere un ruolo centrale nelle annotazioni dello scrittore sono la pratica artistica, con un gran numero di incisioni e disegni, e l'attività letteraria: con prime, ancora embrionali intuizioni fanno capolino Il richiamo dell'ululone ed È una lunga storia (pubblicati rispettivamente nel 1992 e nel 1995), due romanzi non a caso decisamente focalizzati sulla storia tedesca ed europea.
A fungere da collante in questa fase di profonde trasformazioni è la famiglia; ma forse sarebbe meglio dire le famiglie: ci sono infatti otto figli - sei dei quali «carnali » - con quattro madri: e se lo scrittore riesce in un modo o nell'altro a mettere d'accordo i primi, le seconde risultano difficilmente gestibili; il che provoca, come abbiamo avuto modo di vedere anche nei suoi recenti volumi autobiografici, una serie infinita di piccoli e grandi momenti di tensione.
Meglio di quanto non gli sarebbe stato possibile fare con la forma più tradizionale del saggio, con lo strumento più privato del diario, Grass riesce a rievocare un periodo cruciale della recente storia europea e a fare emergere gli interrogativi e i dubbi sul ruolo che la nuova Germania può avere nel contesto europeo.

 

Nato nel 1927 a Danzica, Günter Grass vive nei pressi di Lubecca. Fra le sue opere Il tamburo di latta (1962), Gatto e topo (1973), Anni di cani (1966), edite da Feltrinelli; Einaudi ha invece pubblicato Anestesia locale (1971), Viaggio elettorale. Discorsi politici di uno scrittore (1973), Dal diario di una lumaca (1974), Il Rombo (1979), L'incontro di Telgte (1982), La Ratta (1987), Mostrare la lingua (1989), È una lunga storia (1998), Il mio secolo. Cento racconti (1999), Il passo del gambero (2002), Sbucciando la cipolla (2007), Camera oscura (2009) e Da una Germania all'altra. Diario 1990 (2012). Nel 1999 Günter Grass è stato insignito del Premio Nobel per la Letteratura.

dello stesso autore nel catalogo Einaudi

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