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Sereni, Tutte le poesie

collana: Lo Specchio
editore:  Mondadori
data pubblicazione: 27/06/2023
pagine: 688
prezzo: € 25,00
ISBN:  9788804776154
a cura di: 
introduzione di:
argomento: poesia
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Vittorio Sereni

Tutte le poesie


Figura centrale della nostra poesia novecentesca, in ogni sua opera Vittorio Sereni ha saputo scriverne un capitolo particolare. Il volume che si ripropone, apparso per la prima volta postumo nel 1986, ripercorre – identificando anche le edizioni di riferimento – i momenti essenziali della sua vicenda poetica, scanditi dai suoi quattro libri con l’importante aggiunta del quaderno di traduzioni, dove si trova concreta traccia delle sue predilezioni letterarie per poeti come – tra gli altri – Apollinaire, Char, Williams. Si inizia con le delicate trasparenze liriche della raccolta d’esordio, Frontiera (1941), seguita dal Diario d’Algeria (1947), in cui la tragica vicenda storica della Seconda guerra mondiale, vissuta dall’autore e subita in prima persona con la prigionia, trova decisiva testimonianza. Si tratta di un testo classico in cui le lacerazioni del conflitto e il dramma personale toccano la più alta dimensione espressiva nella fermezza antiretorica e nella impeccabile pronuncia di Sereni. Un poeta che, nella coerente fedeltà a se stesso e nella strenua attenzione alla realtà, riesce a rinnovare ogni volta la fisionomia della propria scrittura e perviene così, con Gli strumenti umani (1965), a una tensione viva e potente del linguaggio, a un’assunzione del dato esperienziale nel corpo del testo, passando dalla castità formale degli esordi a un dire felicemente abbassato con inserti prosastici, rompendo «la crosta dell’elegia», come scrisse Montale. La complessità dei mutamenti epocali si riflette nella consapevole, per quanto problematica presenza del poeta negli intrecci del reale, ma sempre con un’opzione di netta apertura alla vita, nonostante la piena coscienza della precarietà, e tenendo bene aperta «la possibilità di dare voce a tutto il ventaglio dei sentimenti», come scrive Dante Isella nella Prefazione. Un’apertura vitale che si esplicita nel quarto capitolo del suo cammino poetico, Stella variabile (1981), in cui trovano spazio, in perfetto equilibrio, respiro lirico e spunto meditativo o narrativo, lievità di accenti e intensi passaggi prosastici. Una poesia, quella di Sereni, che, a quarant’anni dalla scomparsa, sempre più si conferma nella profondità della sua umana indagine esistenziale e nella splendida energia comunicativa della sua parola.

 

Vittorio Sereni (Luino, Varese, 1913 - Milano 1983), tra i capostipiti della cosiddetta Linea Lombarda, fu tra i principali animatori della rivista «Corrente» (1938-40) e direttore letterario della Mondadori (1958-75). Tra i riconoscimenti, ricevette il Bagutta con il volume di traduzioni Il musicante di Saint-Merry e il Viareggio per la poesia con Stella variabile


 

Umberto Bellintani (San Benedetto Po, Mantova, 1914-1999) frequentò l'Istituto d'Arte di Monza, alla scuola di Marino Marini, diplomandosi in scultura nel 1937. Richiamato alle armi nel 1940, combatté in Albania e in Grecia, e fu prigioniero, dal 1943 al 1945, in campi di lavoro, tra cui Dachau. Si dedicò inizialmente alla scultura, che poi abbandonò, passando alla poesia e pubblicando nel 1953 la sua prima raccolta, Forse un viso tra mille (Vallecchi). Decisiva l'uscita da Mondadori nel 1963 di E tu che m'ascolti. Seguì un lunghissimo periodo di volontaria assenza, fino al ritorno con il riassuntivo Nella grande pianura, apparso nello Specchio nel 1998.

     

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