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Ogni libro è un capitale che silenziosamente ci dorme accanto, ma che produce interessi incalcolabili.
Johann Wolfgang Goethe
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Mistici Italiani
dell' età moderna Estasi, rapimenti, visioni, elevazioni che alterano e ispirano sono talvolta divenuti linguaggio, costituendo un patrimonio culturale che è stato studiato solo a tratti e non sempre con sistematicità. Più conosciuta è la mistica medievale, assai meno quella fiorita nei primi secoli dell'età moderna. Questa antologia, frutto di una lunga ricerca, raccoglie i più importanti testi mistici del Cinque e Seicento, molti dei quali per la prima volta riprodotti da stampe antiche. Come scrive Carlo Ossola nell'introduzione: «La mistica non è un territorio o un genere, ma un orizzonte creato da una molteplicità di punti di vista: è un'esperienza che "inonda" il corpo che la patisce; è una memoria di testimoni, di confessori, di biografi, di quella "manifestazione" divina; è una via della teologia, breve, compendiaria, fatta di aspirazioni, afasie, orazioni giaculatorie, che "annulla" sé ma anche ogni distanza dal divino, che non ha gradi o misura: la mistica si definisce come "adhesio, copulatio, coniunctio"; è infine un dettato di poesia biblica, "cella vinaria" che riscrive il Cantico dei Cantici, ma che - prima di arrivarvi - attraversa il deserto di Giobbe, il pelago di Giona, sale alla Gerusalemme dei Salmi e dell'Apocalisse. Questo libro, per la prima volta rispetto ad altre antologie della mistica, distingue dunque i quattro "registri" sopra indicati (l'esperienza, la memoria, la teologia, la poesia) della parola mistica, i quali - sebbene indichino un'ideale parabola sull'asse temporale: un'esperienza che suscita memoriali, una teologia mistica che ordina a distanza quel deflusso senza argini, una poesia infine che riaccentra una parola in perdita di sé - non sono mai tuttavia altro che "registri", scavalcati dai "toni", riverberantisi l'uno sull'altro, partitura di un canto che brucia le note e rimane eco interna, memoria di un silenzio». Giacomo Jori è nato a Torino nel 1966. È dottore di ricerca in Letteratura italiana nell'Università di Torino. Tra i suoi saggi: Le forme della creazione. Sulla fortuna del «Mondo creato» (secoli XVII e XVIII) (Olschki, Firenze 1995); Per evidenza. Conoscenza e segni nell'età barocca (Marsilio, Venezia 1998); presso Einaudi ha pubblicato i profili Poeti dell'«Oggidí», nell'Antologia della poesia italiana diretta da Cesare Segre e Carlo Ossola (vol. II, 1998); Primo Levi; Pier Paolo Pasolini; Giorgio Orelli (vol. III, 1999) e il saggio Pasolini per Einaudi Tascabili; ha curato Mistici italiani dell'età moderna (2007). Carlo Ossola, già docente nelle Università di Ginevra, Padova e Torino, insegna al Collège de France. Si occupa di letteratura italiana, filologia, letterature comparate e storia delle idee. Fra le sue opere: Dal «Cortegiano» all'«uomo di mondo» («Saggi»), Figurato e rimosso (il Mulino, 1988), Miroirs sans visage (Le Seuil, Parigi, 1997). Ha curato con Cesare Segre L'antologia della poesia italiana (Einaudi, «Biblioteca della Pléiade» e «Einaudi Tascabili»). |
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Testi religiosi e mistici Iacopo da Varazze, Legenda aurea Mistici italiani
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