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Il Romanzo di Alessandro - Fondazione Valla

collana: Fondazione Valla
editore:  Mondadori
VOLUME I
data pubblicazione: 2007
pagine: CXIII-586 con 11 tavole fuori testo
prezzo: € 30,00
ISBN: 9788804562405
a cura di: Richard Stoneman
introduzione di:
traduzione di:  Tristano Gargiulo
VOLUME II
data pubblicazione: 2012
pagine: LXIII-451
prezzo: € 30,00
ISBN: 9788804613992
a cura di: Richard Stoneman
introduzione di:
traduzione di:  Tristano Gargiulo
argomento:
formato: rilegato, testo greco e latino a fronte
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Il Romanzo di Alessandro


"Il Romanzo di Alessandro" è in assoluto l'opera dell'antichità più amata e più tradotta, e che ha esercitato maggiore e più duratura influenza. Dalla sua prima comparsa in età ellenistica è stata copiata e riscritta una infinità di volte, non solo nella sua lingua originaria, il greco, ma anche in una molteplicità di lingue e dialetti di epoca sia tardoantica sia medievale sia moderna. Luogo di raccolta di tutte le leggende su Alessandro Magno, è una intrigante combinazione di generi priva di qualsiasi unità letteraria, eppure dotata di una inesauribile capacità di fascinazione.


volume I
Alessandro diviene un mito mentre è ancora vivo e percorre il mondo. Alla creazione di questo mito ha forse contribuito il nipote di Aristotele, Callistene, che seguì il Macedone nelle sue imprese fin quando non cadde in disgrazia. Persino gli storici non riescono a distinguere completamente dove termini, per Alessandro, il resoconto fattuale e dove inizi la leggenda. Ma è il Romanzo che "trasforma in eventi storici cose che Alessandro ha solo sognato di fare". È il Romanzo che ci narra la conquista dell'Italia e di Cartagine, il suo desiderio di immortalità e conoscenza assoluta.
Di questo straordinario bestseller esistono innumerevoli versioni in tutte le lingue, dal greco e dal latino sino all'ebraico, all'arabo e al persiano. Per la prima volta al mondo, la Fondazione Valla - che inizia con questo la pubblicazione dell'opera in tre volumi - presenta quattro recensioni "sinottiche" del Romanzo, tre greche (A, b e g) e quella latina di Giulio Valerio. Le riscritture colpiscono l'immaginazione: singole parole, frasi, episodi vengono trasformati in un processo continuo, come se ciascun autore, talvolta non comprendendo il predecessore, ma soprattutto conquistato dall'aura meravigliosa dell'argomento, abbia voluto aggiungere, sottrarre e cambiare quasi stesse raccontando la storia oralmente.
Ecco così che il Romanzo si presenta come una "intrigante commistione di generi": lettere, diatribe retoriche, passi di prosa mista a versi, inserzioni successive: è romance, racconto di meraviglie, descrizione del mondo, enciclopedia, biografia: favola e storia.
L'introduzione e il commento di Richard Stoneman, e la traduzione di Tristano Gargiulo, ci calano, in questo primo volume accompagnato da un affascinante apparato iconografico, nei primordi della vicenda: il misterioso e gustoso concepimento di Alessandro da parte di Nectanebo, ultimo faraone d'Egitto e grandissimo mago; il suo crescere, educato da Aristotele, nel valore e nella virtù; l'inizio della sua conquista del mondo con Tebe, Tiro, la Siria e l'Egitto; la fondazione della città ideale, Alessandria; e infine l'attacco all'impero persiano. Domina, su tutte, l'immagine del condottiero che domanda al "più potente di tutti gli dèi": "Signore, svelami ancora una cosa, quando e come sono destinato a finire la vita?".

volume II
Alessandro e i suoi uomini giungono al mare al termine di una lunga marcia. Subito, navigano verso un'isola vicina, sulle rive della quale il condottiero s'imbatte in un granchio gigantesco. Dopo averlo ucciso, i soldati rinvengono al suo interno sette grosse perle. Alessandro pensa che esse siano cresciute negli abissi del mare ed escogita, allora, la costruzione di una grande gabbia di ferro, entro la quale fa mettere una campana di vetro ben spesso. Vuole, infatti, tentare l'impossibile, facendosi calare nelle profondità marine per esplorarle.
Scende allora nella sua campana per centoventi cubiti: passa un grosso pesce che urta con la coda la gabbia: la catena che la collega alle mani dei suoi uomini è stata scossa, e dunque egli viene tirato su. Ma Alessandro ordina di calarlo di nuovo: succede la stessa cosa. Alla terza discesa vede attraverso il vetro moltitudini di pesci che gli girano intorno. Ed ecco che arriva un pesce enorme che prende in bocca lui e la gabbia e lo riporta su a un miglio di distanza dalle barche: "quelli che sovrintendevano alla sua discesa nel mare erano centocinquanta: il pesce li trascinò tutti, insieme alle loro quattro barche. Arrivato vicino a terra e squassata a morsi la gabbia, la scagliò sulla terraferma". Uscitone "semisvenuto, tremante e cadaverico per lo spavento", Alessandro ringrazia la provvidenza e mette in guardia sé stesso dal provare ancora rischi simili.
È l'avventura culminante del libro II del Romanzo di Alessandro: un'impresa mirabolante, antesignana del Nautilus di Jules Verne. Ma non è che una delle vicende per le quali il condottiero macedone divenne un mito mentre era ancora in vita. In questo secondo volume del Romanzo, per esempio, lo vediamo infiltrarsi sotto mentite spoglie in Persepoli e avvicinare Dario facendosi passare per un messaggero di sé stesso, quindi fuggire rocambolescamente. Oppure, sconfitto il re persiano, trovarlo agonizzante, tradito dai suoi satrapi, ma ancora in grado di affidargli in sposa la figlia Roxane.
Favola e storia, racconto di meraviglie, descrizione del mondo, commedia, enciclopedia, biografia, il Romanzo - che la Fondazione Valla pubblica in tre volumi presentando di esso per la prima volta quattro recensioni sinottiche, tre greche e quella latina di Giulio Valerio - è il maggior bestseller dell'antichità.

Richard Stoneman è Fellow onorario del l’Università di Exeter; è autore di una edizione e traduzione in inglese del Ro manzo, e di numerosi studi sull’argomento.

     

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