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Gramsci, Quaderni del carcere

collana: ET einaudi tascabili biblioteca
editore: Einaudi
data pubblicazione: 2014
pagine:  LXVIII - 3370
prezzo: € 65,00
ISBN: 9788806223441
a cura di: Valentino Gerratana
contributi di:
traduzione di: 
argomento: classici
illustrazioni:
formato: 4 volumi in cofanetto
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Antonio Gramsci

Quaderni del carcere

 

«La mia vita trascorre sempre ugualmente monotona. Anche lo studiare è molto piú difficile di quanto non sembrerebbe. Ho ricevuto qualche libro e in verità leggo molto (piú di un volume al giorno, oltre i giornali), ma non è a questo che mi riferisco; intendo altro. Sono assillato (è questo fenomeno proprio di carcerati, penso) da questa idea: che bisognerebbe far qualcosa "für ewig"... Insomma, vorrei, secondo un piano prestabilito, occuparmi intensamente e sistematicamente di qualche soggetto che mi assorbisse e centralizzasse la mia vita interiore. Ho pensato a quattro soggetti finora... e cioè:
1° Una ricerca sulla formazione dello spirito pubblico in Italia nel secolo scorso...
2° Uno studio di linguistica comparata! Niente meno. Ma che cosa potrebbe essere piú "disinteressato" e für ewig di ciò?...
3° Uno studio sul teatro di Pirandello e sulla trasformazione del gusto teatrale italiano...
4° Un saggio sui romanzi di appendice e il gusto popolare in letteratura».

Antonio Gramsci

Questa edizione dei Quaderni, pubblicata da Einaudi nel 1975 nella collana «Nuova Universale Einaudi», segue la sistemazione filologicamente corretta presentata dall’Istituto Gramsci dopo quel «lavoro minuzioso e condotto col massimo scrupolo d’esattezza» che lo stesso Gramsci giudicava necessario nello studio dei classici. I Quaderni, infatti, sono stati ordinati secondo un criterio cronologico ricostruito sulla base di dati oggettivi tratti dalla «Descrizione dei Quaderni» (sezione inserita nell’apparato critico) e che ha portato a una nuova numerazione. Si è anche cercato di riprodurre il testo cosí com’è stato scritto, in modo che nulla s’interponesse fra il pensiero dell’autore e chi legge. L’ampio apparato critico, poi, evitando ogni prevaricazione di carattere interpretativo, risponde all’esigenza di fornire al lettore tutti gli elementi utili a una piú esatta comprensione e all’approfondimento dell’opera gramsciana.

«Gramsci inizia la stesura dei Quaderni, nel carcere di Turi, l’8 febbraio 1929, esattamente due anni e tre mesi dopo l’arresto (8 novembre 1926). La lentezza di questa gestazione dipende solo in parte da condizioni esterne. Prigioniero di quel regime in cui il marxismo è diventato un reato, egli sa di dover essere preparato a tutto: anche a “sparire come un sasso nell’oceano” (è questa la prima impressione che riceve quando nel carcere romano di Regina Coeli apprende, erroneamente, di essere destinato alla deportazione in Somalia). Nell’incertezza della sorte che l’attende, anche quando sembra aprirsi lo spiraglio di una prospettiva meno pessimistica, il problema dello studio gli si presenta inizialmente come un sistema di autodifesa contro il pericolo di abbrutimento da cui si sente minacciato».  Valentino Gerratana

«I Quaderni costituiscono un classico del pensiero politico del Novecento. Gramsci fu un uomo politico e nella politica è da cercare l’unità della sua opera. Anche negli anni del carcere fascista, che ne logorò irrimediabilmente la fibra e ne spense prematuramente la vita, Gramsci fu “un combattente politico”, un grande italiano e un riformatore europeo. Nel movimento comunista egli fu l’iniziatore della critica piú pregnante dello stalinismo e del marxismo sovietico. Ma il suo pensiero trascende l’orizzonte storico-politico del suo tempo e, quanto piú passano gli anni e le sue opere si diffondono in contesti culturali lontani da quello in cui furono originariamente concepite, tanto piú la sua ricerca si afferma come un “crocevia” delle maggiori “quistioni” del nostro tempo: i dilemmi della modernità, la soggettività dei popoli, le prospettive dell’industrialismo, la crisi dello Stato-nazione, il fondamento morale della politica». Giuseppe Vacca


Antonio Gramsci nasce ad Ales, tra Cagliari e Oristano, nel 1891. Fin da bambino mostra deformazioni della schiena e del torace dovute al morbo di Pott. Grazie a una borsa di studio, frequenta la facoltà di Lettere dell'Università di Torino, dove segue, fra gli altri, i corsi del linguista Matteo Bartoli e del dantista Umberto Cosmo. Nel 1914 è iscritto al Partito socialista e nel 1915 viene assunto nella redazione torinese dell'«Avanti!». Sempre a Torino, nel 1919, fonda il settimanale «L'Ordine nuovo». Nel 1921, insieme a Bordiga, promuove la scissione del Partito socialista e la fondazione del Partito comunista d'Italia. Nel 1922 parte per Mosca come delegato del partito nell'esecutivo dell'Internazionale comunista, e lí conosce Giulia Schucht con la quale avrà due figli: Delio (1924) e Giuliano (1926). Nel 1924 fonda il quotidiano «l'Unità». Nello stesso anno viene eletto deputato in Parlamento. Nel 1926, in violazione dell'immunità parlamentare, è arrestato dalla polizia fascista e processato per attività cospirativa e istigazione alla guerra civile. Alla conclusione del processo, nel 1928, viene condannato a vent'anni e recluso nella casa penale di Turi, in provincia di Bari. Nel 1929 inizia la stesura dei «Quaderni». Nel 1933, per gravi motivi di salute, è trasferito in una clinica di Formia e poi, in libertà vigilata, nella clinica Quisisana di Roma, dove muore quattro anni dopo. Le sue ceneri vengono inizialmente conservate al Verano e poi, per iniziativa della cognata Tatiana Schucht, trasferite al Cimitero acattolico di Roma, dove si trovano tuttora.

Di Antonio Gramsci, Einaudi ha pubblicato: Passato e presente, L'ordine nuovo, Scritti giovanili, Sotto la Mole, Socialismo e fascismo, La costruzione del Partito comunista, Quaderni del carcere, Quaderno 19, Quaderno 22, Cronache torinesi, La Città futura, Il nostro Marx, Lettere 1908-1926. Negli «Einaudi Tascabili» è uscito il volume Vita attraverso le lettere a cura di Giuseppe Fiori; nella «Nuova Universale Einaudi» è stato pubblicato il carteggio integrale con Tatiana Schucht, a cura di Aldo Natoli e Chiara Daniele. Nel 2007 negli «ET Biblioteca» sono stati ripubblicati i Quaderni del carcere e negli «ET Saggi» è uscita l'antologia Nel mondo grande e terribile. Nel 2020, nei «Millenni», Lettere dal carcere.

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