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Cesare Pavese
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Platone Ippia maggiore, Ippia minore, Ione, Menesseno I quattro dialoghi che costituiscono la settima tetralogia di Platone, pur non essendo tra i piú famosi, presentano molteplici motivi di interesse. L'Ippia maggiore indaga una nozione fondamentale, il bello (kalón), concludendo in maniera aporetica. L'Ippia minore, anch'esso aporetico, affronta temi socratici legati alla questione dell'involontarietà del male. Lo Ione, che vede protagonista un rapsodo interprete di Omero, tratta il tema della poesia come ispirazione divina e delle sue pretese di costituirsi come un'arte. Il Menesseno, orazione funebre per i caduti in guerra, costituisce, in quanto prestazione retorica, un unicum nel corpus platonico. In passato ridotti al rango di satire scherzose prive di contenuto filosofico, questi dialoghi sono stati variamente riconsiderati dalla critica nell'ultimo cinquantennio. Una valutazione adeguata della loro importanza dipende in gran parte dalla possibilità di inquadrarli nel complesso della filosofia platonica. A questo proposito entrano in gioco criteri ermeneutici relativi al modo in cui leggere Platone, su cui da sempre ha luogo lo scontro tra interpretazioni contrapposte. I dialoghi qui considerati risultano interessanti non solo per i loro contenuti strettamente teorici, ma anche in quanto elementi essenziali di un piú ampio progetto, filosofico-pedagogico e letterario, in cui si dispiega compiutamente l'arte drammatica di Platone. Indice Federico M. Petrucci, dottore di ricerca in Filosofia presso l'Università di Pisa, si è occupato soprattutto di Platone e della tradizione platonica. Per Einaudi ha curato la traduzione e le note di Ippia maggiore Ippia minore Ione Menesseno (2012). Bruno Centrone (Ravenna 1955) è professore di Storia della filosofia antica presso l'Università di Pisa. Si è occupato principalmente del pitagorismo, di Platone e di Aristotele. Tra i suoi lavori principali Pseudopythagorica ethica (Napoli 1990), Introduzione ai Pitagorici (Bari-Roma 1996), traduzioni e/o commenti di dialoghi platonici (Fedone, Fedro, Repubblica, Teage-Carmide-Lachete-Liside) e una recente traduzione commentata de Il libro Iota della Metafisica di Aristotele (Sankt Augustin 2005). Per Einaudi ha curato il Sofista (2008), l'Eutifrone (2010), Ippia maggiore Ippia minore Ione Menesseno (2012) e ha scritto l'introduzione al Simposio (2009). Federico M. Petrucci, dottore di ricerca in Filosofia presso l'Università di Pisa, si è occupato soprattutto di Platone e della tradizione platonica. Per Einaudi ha curato la traduzione e le note di Ippia maggiore Ippia minore Ione Menesseno (2012). |
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