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Uno dei modi migliori per far rivivere il pensiero di un uomo: ricostruire la sua biblioteca.
Marguerite Yourcenar
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Adriana ZarriUn eremo non è un guscio di lumaca«Erba della mia erba» e altri resoconti di vita Con uno scritto di Rossana Rossanda. È questo un libro da leggere in silenzio. È un libro da ascoltare. La voce che vi echeggia, forte e chiara, è quella di un eremita che parla al mondo. Dentro queste pagine ci sono tanti suoni: lo stormire degli alberi, il gracidare delle rane, il rumore dell'acqua, le parole degli amici. E colori: il giallo di un limone, il rosso di un gatto, il bianco della neve che fiocca. C'è l'amore per il mondo e per la sua bellezza. C'è la voglia di capire e lottare, di raccontare e sentire, di «incontrarsi in modo diverso, con Dio e con gli uomini». Adriana Zarri (1919-2010) è stata teologa di linea conciliare ancor prima del Concilio Vaticano II. Ha partecipato a trasmissioni televisive fra cui Samarcanda con Michele Santoro e ha scritto su giornali e riviste: «il manifesto», «Rocca», «Concilium», «Avvenimenti». Dal 1975 ha vissuto in campagna scegliendo una vita eremitica, coltivando la terra, allevando animali e scrivendo. Fra le molte opere narrative e saggistiche ricordiamo: L'impazienza di Adamo (1964), Erba della mia erba (1981), Dodici lune (1989), Vita e morte senza miracoli di Celestino VI (2008). Nel 2011 esce per Einaudi Un eremo non è un guscio di lumaca, libro che ha come nucleo portante Erba della mia erba (Cittadella editrice 1981) a cui l'autrice ha aggiunto altre pagine nuove e inedite. Nel 2012 Einaudi ha pubblicato Teologia del quotidiano (Vele) e nel 2013 Quasi una preghiera (Frontiere).
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della stessa autrice nel catalogo Einaudi |