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Davenport-Hines, Lo spettro del ghiaccio

collana: Frontiere
editore: Einaudi
data pubblicazione: 2012
pagine: 384

prezzo: € 21,00

ISBN: 9788806209803
a cura di: 
traduzione di: Anna Martini
traduzione di: Anna Rusconi
argomento:
formato: rilegato
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Richard Davenport-Hines

Lo spettro del ghiaccio
Vite perdute sul Titanic


Per oltre venti secondi la prua continuò a puntare in avanti: per compiere una virata secca, Murdoch avrebbe dovuto lasciare andare i motori senza invertirne la marcia. Inoltre, tutti gli ufficiali in servizio sui transatlantici sapevano che era preferibile caricare un iceberg di prora che non impattarlo lateralmente, poiché, anche incidentata di prua, una nave poteva continuare a galleggiare e raggiungere con le proprie forze il porto piú vicino. Se Murdoch avesse diretto il Titanic di muso contro l’iceberg, la prora avrebbe retto e la murata, piú vulnerabile, sarebbe rimasta protetta. Invece l’istinto di Murdoch fu di rallentare l’andatura e scansare l’iceberg, proprio come un uomo arretra e gira la testa davanti a un pugno. Richard Davenport-Hines, Lo spettro del ghiaccio


Questo libro è un biglietto per salire a bordo del Titanic. L'occasione unica per accompagnare i viaggiatori atlantici nella crociera inaugurale della nave più grande del mondo e conoscere i loro destini: esistenze che raccontano di passioni divoranti e amori clandestini, speranze di una vita nuova o spettri del passato da cui si fugge.
La storia del Titanic è il romanzo di un'intera civiltà.

La fine è nota. L'impatto del Titanic con l'iceberg è però soltanto il punto geometrico in cui convergono innumerevoli traiettorie, forze, vite: non tutte altrettanto celebrate, anzi alcune decisamente poco note, quando non misteriose. Capitani di industria ed ereditiere, disperati in fuga dai loro paesi e piccoli bottegai in cerca di fortuna; ladri, truffatori e anche un rapitore di bambini; artisti e scrittori insieme a contadini analfabeti che non avevano mai visto il mare; amori e tradimenti, relazioni fugaci o passioni travolgenti: sono le particelle elementari di cui è composta la Storia, atomi che quando vengono guardati da vicino hanno la sconfinata vastità della vita.
E ci sono le grandi forze collettive che plasmano il mondo. Ad esempio le migrazioni che, proprio grazie ai transatlantici, iniziavano a divenire veramente globali. O le altrettanto globali speculazioni finanziarie: lo stesso Titanic, in un certo senso, era il prodotto di una bolla speculativa.
Il Titanic - la storia di chi l'ha progettato e di chi vi ha viaggiato - conserva lo stesso fascino di certi romanzi storici o enciclopedie: l'ambizione di contenere al proprio interno un'intera civiltà. Un intreccio di personaggi e avventure che Richard Davenport-Hines racconta con il passo della grande saga.
Un mondo lontano un secolo eppure sorprendentemente simile al nostro. È anche per questo che l'affondamento del Titanic non smette di ossessionarci e di raccontarci la sua storia di ambizione e arroganza, di lusso e ingiustizia, di viltà e coraggio.
Il Titanic è un mondo che merita di essere riportato in superficie.

Il libro è corredato da numerose immagini e fotografie.


Richard Davenport-Hines è uno scrittore e storico inglese. Celebre per le sue biografie (tra tutte quella dedicata ad Auden) è autore, tra gli altri, di Gothic: Four Hundred Years of Excess, Horror, Evil and Ruin e The Pursuit of Oblivion: A Global History of Narcotics. In italiano è disponibile Una notte al Majestic. Proust e la cena modernista del 1922. Collabora abitualmente alla «Literary Review» e al «Times Literary Supplement». Nel 2012 Einaudi ha pubblicato Lo spettro del ghiaccio. Vite perdute sul Titanic (Frontiere).

     

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