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Il libro è una estensione della memoria e della immaginazione.
Jorge Louis Borges
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Antonio Costa La mela di Cézanne e l'accendino di Hitchcock Antonio Costa si occupa di ciò che «arreda» il mondo in cui si svolgono le storie, di ciò che sta attorno ai personaggi: delle cose con cui i personaggi entrano in contatto e delle cose che in vario modo entrano nella storia. E se ne occupa da vari punti di vista: narrativo, plastico, simbolico. Indaga cioè sul rapporto tra le cose e le forme cinematografiche: sul perché possiamo dimenticare certi particolari della trama dei film di Hitchcock, ma non dimenticheremo mai determinati oggetti degli stessi film: una chiave, un bicchiere di latte, un accendino... La mela è una di quelle «incredibili mele e pere dipinte da Cézanne» che Woody Allen, in Manhattan, mette tra le dieci cose per le quali vale la pena di vivere. L'accendino è quello di Delitto per delitto: secondo gli esperti un Ronson, modello Adonis, personalizzato. A metterli assieme, la mela di Cézanne e l'accendino di Hitchcock, è stato Godard, in Histoire(s) du cinéma. E questo per dirci che sono ben pochi quelli che conservano memoria della mela di Cézanne in confronto a quanti ricordano l'accendino di Delitto per delitto. Da qui prende le mosse questo libro dedicato alle cose che vediamo nei film, e ai film come luoghi in cui gli oggetti quotidiani sono diventati, almeno nel nostro immaginario, quello che sono. Non solo di caffettiere, panchine e spremiagrumi si tratta, ma anche di una goccia di pioggia su una foglia, della fiamma di un fuoco acceso in riva al mare, di un fossile incastonato in una roccia... Antonio Costa, saggista e storico del cinema, ha insegnato nelle Università di Bologna, dove ha diretto il Dipartimento di Musica e Spettacolo dal 1995 al 1998, di Trieste e di Venezia (IUAV) e, come visiting professor, a Paris VIII e a Montréal. Fa parte del Comitato Scientifico della Storia del Cinema italiano del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Tra i suoi libri piú recenti: la nuova edizione di Saper vedere il cinema (2011); Viaggio sulla luna (2013) e Il cinema italiano (2013). Per Einaudi ha pubblicato Il cinema e le arti visive (2002) e La mela di Cézanne e l'accendino di Hitchcock (2014). |
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