collana: Frontiere |
editore: Einaudi |
data pubblicazione: 2013 |
pagine: 266 |
prezzo: € 19,50
|
ISBN: 9788806212117 |
a cura di: |
traduzione di: Anna Rusconi |
argomento: |
formato: rilegato |
per l'acquisto scegli tra: |
|
|
|
Paul French
Mezzanotte a Pechino ovvero il torbodo omicidio della Torre delle Volpi
Pechino 1937. Pochi giorni dopo Natale Pamela, la giovane figlia di un diplomatico britannico, è rinvenuta uccisa e orrendamente mutilata ai piedi di un'antica fortificazione. A occuparsi del caso, realmente accaduto, sarà una strana coppia di investigatori: lo scrupoloso ex detective di Scotland Yard Richard Dennis e l'ambiguo e scaltro colonnello cinese Han. Sullo sfondo, un naturale scenario da racconto giallo. Una vecchia Cina sospesa tra l'impero e la rivoluzione, dove gli spiriti volpe imperversano nottetempo per la Città Tartara e il sospetto di pratiche sessuali illecite aleggia nei vicoli, mescolato al profumo dell'oppio.
La vicenda raccontata è una storia realmente accaduta. Siamo nel 1937, è da poco passato Natale, il Natale russo che secondo l'antico calendario giuliano cade 18 giorni dopo quello occidentale. È mattina, fa molto freddo, quando nella zona orientale della vecchia Pechino, vicino a un'imponente e spettrale torre di guardia, la Torre delle Volpi, viene ritrovato il cadavere di una giovane donna. Ai suoi piedi montano la guardia due huang gou, due cani gialli. In quel periodo era abbastanza frequente trovare cadaveri per le strade della città: morti per fame o freddo, per suicidio o per droga o in seguito a risse violente negli hutong della città. Ma questo omicidio appare subito diverso. Diverso perché la morta è una donna occidentale, una bianca, e «pelle bianca» come afferma Han, l'ambiguo colonnello della polizia locale incaricato delle indagini, «significa domande. Domande da parte di uomini potenti, uomini che non mollano finché non ottengono risposte» e risposte che a loro convengono, naturalmente. Ed è diverso, anche perché il volto del cadavere è orrendamente sfigurato, i vestiti da studentessa stracciati e dal petto aperto sono stati prelevati alcuni organi, tra cui il cuore. L'orologio costoso al polso della ragazza ha smesso di funzionare poco dopo la mezzanotte. La morta è Pamela Werner, figlia di un ex diplomatico inglese, professore, archeologo, linguista, uno studioso molto noto in città e nel Quartiere delle legazioni, dove le grandi potenze europee, l'America e il Giappone hanno ambasciate e consolati. La situazione appare subito delicata e il caso spinoso. La Cina è in quel momento una repubblica sospesa tra l'impero e la rivoluzione, in guerra con il Giappone che ne ha invaso il territorio, ed è lacerata da scontri interni tra i vari signori della guerra. Le autorità britanniche decidono cosí di affiancare alla polizia locale un loro uomo, Richard Dennis, ex commissario di Scotland Yard di stanza in Cina, ma appare presto chiaro che il vero desiderio è quello di insabbiare il caso, soprattutto quando si scopre che ad essere coinvolti sono uomini occidentali molto noti e rispettati in città. Dopo qualche settimana gli investigatori dovranno abbandonare le indagini, che saranno però continuate in forma privata e con grande ostinazione dal padre che non si fermerà mai, neanche quando si scoprirà una Pamela, ribelle e autonoma, assai diversa dall'immagine di brava ragazza che tutti conoscevano. E anche il vecchio console mostrerà ben presto un volto ambiguo e poco cristallino. Perché, come in ogni giallo classico che si rispetti, niente e nessuno è in realtà quello che appare.
Paul French (1966) è un giornalista e storico inglese. Vive a Shangai. Nel 2009 ha pubblicato Carl Crow: A Tough Old China Hand e Through the Looking Glass e nel 2013, per Einaudi, Mezzanotte a Pechino ovvero Il torbido omicidio della Torre delle Volpi.
|