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Aleksandr SolzenicynUna giornata di Ivan DenisovicLa casa di Matrëna. Accadde alla stazione di Cocetovka Nuova edizione integrale Pubblicata nel 1962 sulla rivista «Novyj Mir» e l'anno successivo in volume (100 000 copie immediatamente esaurite), l'Ivan Denisovic è stata la prima opera a raccontare la vita nel Gulag, e a farlo dal punto di vista della grande letteratura russa, nel solco di Tolstoj e Dostoevskij ma usando una prosa ellittica e spigolosa, piena di espressioni di registro basso. Un capolavoro stilistico messo a fuoco da questa nuova traduzione, basata sull'edizione definitiva riveduta e corretta dall'autore. Le precedenti derivavano dalla prima edizione del racconto, frutto di compromessi tra l'autore e gli apparati di censura. Non meno importanti gli altri due racconti che Solzenicyn riuscì a pubblicare nella breve finestra degli anni del disgelo: La casa di Matrëna e Accadde alla stazione di Kocetovka, che da sempre si accompagnano all'Ivan Denisovic. Aleksandr Solzenicyn (Kislovodsk 1918 - Mosca 2008), dopo la laurea in matematica, combatte nella seconda guerra mondiale. Liberato e riabilitato nel 1956, espulso dall'Urss nel 1974 dopo la pubblicazione di Arcipelago Gulag, ha vissuto negli Stati Uniti dal 1976, ed è tornato in patria nel 1994, continuando a svolgere il suo ruolo di intransigente coscienza critica. Nel 1970 gli è stato assegnato il Premio Nobel per la Letteratura. Tra le sue opere nel catalogo Einaudi: La «questione russa» alla fine del secolo XX («Einaudi Contemporanea»), Ego e Per linee interne («I coralli» e «ET Scrittori») e il volume Una giornata di Ivan Denisovic. La casa di Matrjona. Alla stazione («ET Scrittori» e «Letture Einaudi»).
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