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Ogni libro è un capitale che silenziosamente ci dorme accanto, ma che produce interessi incalcolabili.
Johann Wolfgang Goethe
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La compagnia di San Paolo1563 - 2013 Da un lungo lavoro di ricerca, tra documenti d’archivio e nuove interpretazioni delle fonti, un tracciato critico e narrativo della storia della Compagnia di San Paolo. Il volume curato da Walter Barberis e Anna Cantaluppi ricostruisce con rigore le vicende iniziate nel 1563 basandosi sull’archivio storico. “Una realtà che tutti i torinesi conoscono”, scrive nella prefazione il presidente Chiamparino. Una storia lunga 450 anni iniziata il 25 gennaio 1563 grazie a sette privati cittadini torinesi uniti da una stessa visione e dalla necessità di risolvere i problemi del tempo legati ad aspetti religiosi, caritativi e civici. Il volume, grazie allo studio dei materiali dell’Archivio storico della Compagnia, gestito dalla Fondazione 1563 per l’arte, la cultura (ente strumentale della Compagnia), ha permesso a una cinquantina di studiosi di raccontare la storia di un Istituto complesso. «Il San Paolo è qualcosa che generazioni e generazioni di torinesi e piemontesi – e lí ci arrestiamo – hanno sempre saputo che cosa fosse, e forse non soltanto perché era sempre stato lí, sin dal momento in cui la città era diventata una capitale. Il lavoro che segue, concepito e preparato in un quinquennio, ha avuto lo scopo di riportare l’attenzione degli studiosi su un terreno di indagine cosí ampio, in latitudine e longitudine, come quello della storia della Compagnia di San Paolo. In particolare, la Compagnia ha dato attuazione al desiderio di vedere esplorato e utilizzato l’Archivio storico – la cui gestione è oggi affidata alla Fondazione 1563 per l’arte e la cultura, ente strumentale della Compagnia medesima – e le molte risorse documentarie non ancora studiate che esso conserva, al fine di comporre, con la collaborazione di varie decine di studiosi, un tracciato critico e narrativo della vicenda di un Istituto tanto complesso. Non soltanto, infatti, la vicenda della Compagnia è stata osservata con gli strumenti della storia politica, di quella religiosa, di quella sociale, dell’assistenza e della formazione, di quella finanziaria e del credito, artistica e architettonica, delle istituzioni e del diritto e via enumerando, ma essa offre occasioni di approfondimento su strutture e caratteri salienti della evoluzione di un territorio, stabilmente centrato su Torino, ma dalla geografia in estensione con il passare degli anni. In altre parole, la storia della Compagnia è anche una storia di lungo periodo della società torinese e dintorni. Non è invece una storia celebrativa. Piú volte, nello corso della sua vicenda, l’istituzione dedicata a san Paolo ha sentito il bisogno di attestare in forma scritta le vicende della sua nascita, gli accadimenti del suo sviluppo, soprattutto lo spirito del suo operato. Come accade nelle organizzazioni, la scrittura di un’autobiografia istituzionale è al tempo stesso un atto di legittimazione verso l’esterno e un esercizio di paideia verso l’interno (...) questa storia della Compagnia non assolve pertanto ad alcuna intenzionalità celebrativa o politica, se non a quella che considera il discorso storico, fatta con i mezzi del metodo scientifico ed esposta con quelli di una narrazione interessante, uno strumento di crescita culturale e di maturazione civile. Forse, anche, di diletto. Gli studiosi che hanno lavorato a quest’opera non hanno ricevuto dalla Compagnia altro mandato». dalla prefazione di Sergio Chiamparino Presidente della Compagnia di San Paolo Volume primo: 1563-1852 Volume secondo: 1853-2013 |
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