Fondare le biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro un inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire.

Marguerite Yourcenar

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Bœspflug, Le immagini di Dio


collana: Grandi Opere Einaudi  
editore: Einaudi
data pubblicazione: 2012
pagine: 581
prezzo: € 95,00
ISBN: 9788806211325
redazione di: Enrica Zaira Merlo
traduzione di: Chiara Bongiovanni
argomento: storia
formato: rilegato con astuccio, con 298 illustrazioni a colori nel testo e 12 fuori testo
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François Bœspflug

Le immagini di Dio

Una storia dell' Eterno nell' arte


«Dio è considerato trascendente e irrappresentabile: è un punto sul quale i tre monoteismi detti abramici concordano. Possiamo però immaginarlo, o meglio renderlo visibile attraverso l'immagine, cioè disegnarlo, dipingerlo, scolpirlo? O bisogna pensare che sia al di là di qualunque immagine e definirlo radicalmente inimmaginabile? Che significato può avere interrogarsi a questo proposito? Che cosa implica la risposta, teorica o pratica, a questa domanda? Quando e da chi è stata posta? In che modo è stata compresa e quando è stata sollevata? La risposta è sostanzialmente mutata nel tempo e nello spazio? Abbiamo pensato che fosse possibile con questo libro tracciare la storia del significato di tale domanda e al tempo stesso dei diversi aspetti della risposta». François Boespflug, Le immagini di Dio. Una storia dell'Eterno nell'arte.

Dio, essere unico e quindi irrappresentabile per definizione, ha ispirato tantissime e diverse immagini nel corso dei secoli. Alcune sono risultate effimere, altre hanno avuto un successo duraturo. Molte sono state ritenute legittime, tante altre fraudolente, cioè blasfeme. Tutte queste immagini hanno plasmato nei secoli il nostro immaginario, e però poche di loro continuano a farlo, parecchie sembrano essere cadute nell'oblio. Ancora oggi, la questione della rappresentazione di Dio in arte è profondamente controversa e ha ricevuto risposte diverse e molto contraddittorie da un'epoca all'altra: è un costante argomento di divisione fra i vari monoteismi e le diverse denominazioni cristiane.

Le immagini di Dio si sviluppa cronologicamente, delineando sei grandi periodi nella storia di Dio e della Trinità nell'arte: dal cristianesimo delle origini (quasi totalmente aniconico) alle prime affermazioni visive della divinità e del mistero trinitario (IV-VII secolo), dal trionfo della Majestas Domini alla creazione di un preciso codice rappresentativo per la Trinità (IX-XII secolo), fino a un periodo caratterizzato da grande creatività e «variazioni sul tema» (XIV-XV secolo, con le raffigurazioni di Cristo in trionfo che iniziano ad essere accompagnate dal tema della Pietà) seguito da un lungo momento di diffusione meno immaginativa - con il progressivo declino dell'ispirazione biblica in arte - fino alla completa eclissi del XX secolo.
«Astensione, riserbo, esplorazione, trionfo, inventiva, ripetitività e lento declino, queste sono le parole che riassumono al meglio ognuno dei sei periodi» e che costituiscono lo scheletro di questa affascinante Grande Opera. Leggibilissimo e arricchito da un vasto corredo iconografico, Le immagini di Dio è un viaggio tra storia e storia dell'arte, per raccontare il secolare incontro tra l'iconografia e il divino, tra l'immagine e l'irrappresentabile per definizione.

Con questo straordinario libro di storia e storia dell'arte, magnificamente illustrato, François Boespflug, assoluta autorità nella materia, racconta per la prima volta le mutazioni di un'avventura iconografica avvincente e però molto poco conosciuta, a partire dall'antichità fino ai giorni nostri.


François Boespflug, storico e teologo, ha condotto per oltre trent'anni una ricerca iconografica senza precedenti legata all'immagine di Dio nell'arte. Insegna all'Università di Strasburgo. Nel 2012 ha pubblicato per Einaudi Le immagini di Dio. Una storia dell'Eterno nell'arte (Grandi Opere, 2012).

Trinità del Salterio, miniatura dalla Bibbia di Heisterbach, 1240 circa.

La colonna della Trinità, miniatura dallo Scivias di Ildegarda di Bingen, Rupertsberg Codex, facsimile (originale scomparso durante la Seconda guerra mondiale), 1180 circa.

Recensioni

«Guardare in faccia Dio» di Gianfranco Ravasi, Domenicale del Sole 24 ore 18/11/12

«Il Dio dell' arte» di Melania Mazzucco, La Repubblica 16/11/12

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