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Cesare Pavese
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Javier MaríasGli innamoramenti«L'ultima volta che vidi Miguel Desvern o Deverne fu anche l'ultima volta che lo vide la moglie, Luisa, il che continua ad apparire strano e forse ingiusto, dal momento che lei era questo, sua moglie, e io ero invece una sconosciuta e non avevo mai scambiato con lui una sola parola». In un caffè di Madrid, ogni mattina María Dolz osserva due sconosciuti, un uomo e una donna, affascinata dalla loro felicità. Come se fossero personaggi amati di un romanzo, augura alla coppia «tutto il bene del mondo», spera che la loro storia sia felice. Ma la possibilità di un lieto fine viene spezzata in modo brutale dall'omicidio dell'uomo, Miguel Desvern, ucciso in modo a quanto pare del tutto casuale. Qualche tempo dopo, tuttavia, questa vicenda tragica ma apparentemente chiara, torna a coinvolgere María, facendo vacillare le sue certezze, spingendola a chiedersi se la realtà spiata da lontano in quel caffè non fosse che la maschera di un'altra, piú nascosta e sfuggente. Luisa e Miguel sono la coppia perfetta: María Dolz, che lavora in una casa editrice di Madrid, da anni li osserva ogni mattina al caffè e dal quel rapporto fatto di sincera tenerezza e profondo affetto trae la forza per affrontare la propria assai meno perfetta vita privata e sentimentale, ma anche la insopportabile vanità dei suoi autori: «Auguravo loro tutto il bene del mondo, come ai personaggi di un romanzo o di un film dei quali si prendono le parti sin dall'inizio». Un giorno la donna scopre però che Miguel Desvern è stato ucciso, brutalmente accoltellato dal custode di un parcheggio, un balordo che vive in un'automobile. Dopo qualche tempo, María avvia una storia con Javier Díaz-Varela, il migliore amico del defunto, ma intuisce subito che questi è perdutamente innamorato della vedova: la morte di Miguel Desvern, all'apparenza casuale e inutile, le si presenta cosí sotto una nuova luce. La protagonista - per la prima volta in Marías una donna, altrettanto riflessiva, dubbiosa, forse cinica dei suoi predecessori maschili - capisce via via ciò che il lettore di questo noir metafisico comprende da subito: che la storia è molto piú complicata di quanto possa apparire. Dov'è la verità se di un avvenimento vengono proposte versioni sempre diverse, se appaiono inafferrabili persino i nostri pensieri, i nostri sentimenti, le nostre passioni? Cos'è l'amore se non la giustificazione per qualsiasi nostro atto, dal piú nobile e altruistico al piú scandaloso e deprecabile? Interrogativi e dubbi che in ultima analisi non troveranno soluzione perché raramente la lingua umana è in grado di agire in funzione della realtà e il piú delle volte è solo strumento di continue, ulteriori mistificazioni. Javier Marías Madrid nel 1951-2022. Della sua opera Einaudi ha pubblicato Domani nella battaglia pensa a me, Tutte le anime, Un cuore cosí bianco, L'uomo sentimentale, Nera schiena del tempo, Malanimo, Quand'ero mortale, Selvaggi e sentimentali, Vite scritte, Traversare l'orizzonte, Interpreti di vite, la trilogia de Il tuo volto domani (Febbre e lancia, Ballo e sogno e Veleno e ombra e addio), Gli innamoramenti, I territori del lupo (suo primo romanzo, pubblicato originariamente nel 1971), Il secolo (pubblicato originariamente in Spagna nel 1983 e uscito per la prima volta in traduzione italiana nel 2013), Mentre le donne dormono, Così ha inizio il male, Berta Isla (nominato Libro dell'anno da «la Lettura» del «Corriere della Sera» e da «El País»), Tutti i racconti e Tomás Nevinson.
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Recensioni «Javier Marías e la legge del desiderio» - di Concita De Gregorio, La Repubblica 10/12/2012 |
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