Fondare le biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro un inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire.

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Bonvicini, Molto molto tanto bene

collana: Supercoralli Einaudi
editore: Einaudi
data pubblicazione: 26/03/2024
pagine: 208
prezzo: € 18,50
ISBN: 9788806264062
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formato: brossura
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Caterina Bonvicini

Molto molto tanto bene

 

Si possono inventare dei legami famigliari seguendo l'istinto, il desiderio e l'immaginazione? Si può davvero aiutare qualcuno? Ma soprattutto: si può salvare chi non vuole essere salvato? Molto molto tanto bene è una storia vera: la storia di una famiglia nata in mare, vitalissima e sgrammaticata come il titolo di questo libro.

A bordo delle navi Ong, Caterina scopre che il Mediterraneo ti sorprende sempre. È proprio durante un salvataggio al largo che compare Amy, una bambina di cinque anni: sorride, e porta un cappellino di strass che luccica sotto al faro di pattugliamento. È l'inizio di un amore impetuoso e accidentato. Del resto è sempre cosí difficile sapere qual è il nostro bene, figuriamoci quello degli altri.

C’è chi parte sulla scia dell’entusiasmo, chi decide di tornare per puro amore della vita, ma a spingerti su una nave Ong – una volta dopo l’altra – è soprattutto l’ostinazione. Caterina ormai conosce l’Endurance come casa sua, ogni corridoio, ogni boccaporto. Ha imparato i gesti per issare i naufraghi sul Rhib, a prendersi cura di loro quando dormono sul ponte, in salvo, distesi sui cartoni. Quel che Caterina non sa è che oggi, su quella nave, sta per comparire un futuro possibile. Succede in mezzo al Mediterraneo, a trenta miglia a nord di Zawiya. Il mare è mosso, lei è pronta: ha il casco, il salvagente a gas, i pantaloni impermeabili, gli stivali di gomma, i guanti. Il vento è forte e copre ogni voce. E all’improvviso appare Amy, una bambina di cinque anni. Durante il salvataggio sorride tranquilla, come una diva che sale su un motoscafo nella laguna di Venezia. Porta un cappellino di strass che luccica sotto al faro di pattugliamento. Inizia cosí un tentativo un po’ pazzo e visionario di comprendere l’altro: Caterina lo affronterà con passione e testardaggine. Ma nella vita non si può prevedere tutto, o meglio quasi niente. Forse perché gli amori nati in mare, nell’emergenza, sono piú movimentati e imprevedibili di quelli che poggiano sulla terraferma. Molto molto tanto intensi, molto molto tanto feroci. «E ripete a raffica la sua parola italiana preferita: baci. Si appoggia le mani sulla bocca, picchiettando le labbra con le dita: baci, baci, baci. Spesso la saluto con un Ti voglio molto bene o Ti voglio tanto bene, e Amy fa due conti. Per aggiungere quantità, basta usare tutti gli aggettivi insieme».

 

Caterina Bonvicini è nata nel 1974, è bolognese, vive e lavora fra Roma e Milano. Collabora con «La Stampa» e «L'Espresso». Ha pubblicato Penelope per gioco (Einaudi 2000), Di corsa (Einaudi 2003), I figli degli altri (Einaudi 2006), L'equilibrio degli squali (Garzanti 2008, Oscar Mondadori 2018. Premio Rapallo), Il sorriso lento (Garzanti 2010. Premio Bottari Lattes Grinzane, Einaudi 2024), Correva l'anno del nostro amore (Garzanti 2014), Tutte le donne di (Garzanti 2016), Fancy Red (Mondadori 2018), Mediterraneo. A bordo delle navi umanitarie (con Valerio Nicolosi, Einaudi 2022; Premio MARetica, Premio Letterario Pozzale Luigi Russo, Premio Carlo Marincovich), Molto molto tanto bene (Einaudi 2024) e ha curato l'antologia Le ferite (Einaudi 2021). I suoi romanzi sono tradotti in molti paesi, fra cui Francia (sono tutti usciti per Gallimard), Germania, Spagna, Olanda e Stati Uniti.

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