Dopo aver letto molto, scegli un pensiero che tu possa assimilare in quel giorno. Anch’io faccio così: del molto che leggo prendo sempre qualcosa. Lucio Anneo Seneca

Avviso

Articoli

Niccolai, Un intenso sentimento di stupore

collana: Frontiere Einaudi
editore: Einaudi
data pubblicazione: 28/11/2023
pagine: XIX -134
prezzo: € 38,00
ISBN: 9788806254629
a cura di: Silvia Mazzucchelli
Postfazione di: Marco Belpoliti
argomento:
formato: rilegato
per l'acquisto scegli tra:
  
ACQUISTA

 

Giulia Niccolai

Un intenso sentimento di stupore


Questo libro nasce da tre valigie, un archivio con le foto di una delle artiste piú straordinarie e meno conosciute del Novecento italiano, tre bagagli che la stessa Giulia Niccolai aveva deciso di chiudere e dimenticare come si fa con le vecchie vite, i vecchi amori. Finché, quarant'anni dopo, capisce che è il momento di recuperarle, tornare a guardare quelle immagini. Ricordare.

Giulia Niccolai è stata fotografa, scrittrice, poetessa, monaca buddista, traduttrice, saggista: una delle figure culturali piú importanti e meno conosciute del Novecento italiano. Inizia a fotografare giovanissima legandosi al circolo che si ritrovava al bar Jamaica a Milano, venendo cosí in contatto con Ugo Mulas, Mario Dondero, Alfa Castaldi, i fotografi che hanno fatto la fotografia italiana del dopoguerra. Ma dimostra immediatamente uno stile tutto suo, unico, moderno, preciso e scapigliato a un tempo, che mette alla prova nei suoi viaggi: a diciott’anni prende un’auto e la macchina fotografica e attraversa l’Italia da Nord a Sud; poi l’America di Kennedy, Martin Luther King, dei cambiamenti eccitanti e travolgenti. Finché a un certo punto, sentendo che le sue immagini potevano essere usate e manipolate dai media per cui lavorava, decide di smettere, chiuderle in tre valigie (lasciandole per la maggior parte inedite) e iniziare un’altra delle sue molte, generose, felici, imprevedibili vite.

«Giulia Niccolai, fotografa professionista, ha sempre alimentato il suo mestiere con uno spirito dilettante, di chi gioca seriamente. (…) Non costruisce le sue immagini come una scena, e nemmeno come manifesti per difendere un punto di vista o far passare un messaggio sotto forma di allusione. La fotografia è invece un pretesto per vedere tutto, entrare dappertutto, comunicare con tutti». Silvia Mazzucchelli

«La fotografia è un’arte della concentrazione, come la caccia, cui somiglia, non solo in senso metaforico, ma in quello reale. Richiede mano ferma e occhio rapido. Lo è in particolare l’attività stessa del fotoreporter, del fotografo di cronaca, che è alla caccia delle immagini che gli servono: deve riempire come ogni buon cacciatore il proprio carniere. Nell’album di immagini che questo libro ci offre, la concentrazione di Giulia Niccolai è quasi assoluta. Guarda per fotografare, e fotografa per guardare». Marco Belpoliti

 

Giulia Niccolai nasce a Milano il 21 dicembre del 1934 da madre americana e padre italiano. È fotografa, scrittrice, poetessa e traduttrice. Il suo incontro con la fotografia inizia all'età di otto anni, sfogliando le pagine di «Life», alla quale la madre era abbonata. A sedici anni inizia a frequentare il bar Jamaica a Milano e impara a sviluppare e stampare. Dal 1958 compie un viaggio per l'Italia e realizza una serie di volumi intitolati Borghi e città d'Italia di cui scrive anche i testi che accompagnano le immagini. A vent'anni compie il suo primo viaggio a New York e vi rimane tre mesi. In questa occasione fotografa diversi quartieri della città: Little Italy, Harlem, Chinatown. Negli stessi anni, a Milano, fotografa il clima che si respira negli anni del boom economico: i momenti di svago, i bambini in partenza per la colonia estiva, la bocciofila, le persone che frequentano i locali. Torna negli Stati Uniti nel marzo del 1960 e vi rimane sino al marzo del 1961. A Los Angeles segue la convention del Partito democratico che candida John F. Kennedy a presidente degli Stati Uniti d'America. Nell'autunno dello stesso anno si trova a New York, in occasione dell'assemblea generale delle Nazioni Unite, e fotografa moltissimi capi di Stato. Sempre a New York, fotografa alcuni giovani artisti come Jasper Johns, Robert Rauschenberg, Lee Bontecou. In occasione del Newport Jazz Festival del 1960 fotografa Louis Armstrong, Ray Charles e Nina Simone. A metà degli anni '60 si reca a Roma e vi resta sino al 1970. Qui fotografa i protagonisti della «dolce vita» romana, Alberto Moravia, Ennio Flaiano, Federico Fellini, Giulietta Masina. Nel suo romanzo d'esordio, Il grande angolo (1966), rievoca la sua attività di fotografa. Nel 1970 lascia Roma per andare a Mulino di Bazzano e, insieme al compagno e poeta Adriano Spatola, fonda e dirige la rivista di poesia «Tam Tam». Scrive inoltre diversi libri di poesia fra cui: Humpty Dumpty (1969), Greenwich (1971), Poema & Oggetto (1974). Nel 1979, all'improvviso, lascia Mulino di Bazzano e torna a Milano. Nel 1984, dopo una grave malattia, si converte al buddismo e ne diventa monaca. Fra le sue altre pubblicazioni, ci sono: Esoterico biliardo (2001), Frisbees della vecchiaia (2012), Foto & Frisbee (2016). Si è spenta il 22 giugno del 2021. Einaudi ha pubblicato Un intenso sentimento di stupore (2023).

 

 

 

  Recensioni  

dello stesso autore nel catalogo Einaudi 

Condividi questo articolo su...