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Non riesco a saziarmi di libri. E sì che ne posseggo un numero probabilmente superiore al necessario…
Francesco Petrarca
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Michael FrankCento volte sabatoStella Levi è nata nel 1923 a Rodi. Qui, tra i colori e le tradizioni della Juderia, il quartiere ebraico, ha trascorso i suoi primi vent'anni, al tempo della dominazione italiana. Poi, nel luglio del 1944, è stata deportata ad Auschwitz, dove quasi tutti i membri della sua comunità sono stati assassinati. Dai campi nazisti Stella ha fatto ritorno, ed è emigrata negli Stati Uniti, a migliaia di chilometri da quell'unico luogo che aveva conosciuto e che non esisteva piú. Alla soglia dei cent'anni, per cento sabati, Stella ha raccontato la sua storia a Michael Frank. Perché non andasse perduta.
«Stella Levi ha scelto l’italiano come la sua lingua, ha abbracciato la cultura italiana per amore, nonostante l’Italia sia stata una matrigna crudele con lei. La sua storia è straordinaria». Del secolo che ha attraversato Stella Levi non aveva mai parlato apertamente, fino al sabato in cui Michael Frank è andato a farle visita a casa sua, a New York. Stella e Michael non potevano immaginare che quello sarebbe stato il primo di una lunga serie di pomeriggi trascorsi a viaggiare indietro nello spazio e nel tempo, per ricostruire, ricordare e raccontare una storia indimenticabile. Che ha inizio nella cristallina e vibrante Rodi degli anni Venti, all’epoca della dominazione italiana. Stella nasce e cresce nel cuore della Juderia, il quartiere ebraico: «era un posto cosí vivo. Vivo di odori, di colori, di gusti, di movimento, di suono…» Qui a scandire il quotidiano sono i riti e le tradizioni di un microcosmo familiare che coincide con tutta la piccola comunità della Juderia. Per quanto sia un luogo sereno e rassicurante, fin da ragazzina Stella sogna di partire da quell’«isoletta in mezzo al nulla», per condurre una vita piú piena altrove. In Italia magari, dove vorrebbe frequentare l’università. Ma con la promulgazione delle leggi razziali Stella deve rinunciare alla scuola. I contorni del suo sogno si fanno sempre piú sfumati. E le speranze per il futuro lasciano presto il posto all’inimmaginabile. Nel luglio del 1944 i tedeschi deportano i circa millesettecento abitanti della Juderia, prima in nave e poi in treno, ad Auschwitz. È il viaggio di deportazione piú lungo in assoluto, in termini di tempo e di distanza. Il novanta per cento dei prigionieri viene assassinato all’arrivo. Dai campi nazisti Stella ha fatto ritorno, ed è emigrata negli Stati Uniti, a migliaia di chilometri da quell’unico luogo che aveva conosciuto e che non esisteva piú. Durante i loro incontri, Michael e Stella hanno ripercorso le tappe di questo periplo lungo una vita: al di là della distruzione, della sofferenza, della perdita, a rimanere per sempre è la storia di Stella, magica e moderna Shahrazād che non vorremmo mai smettere di ascoltare. Michael Frank è scrittore, saggista, giornalista. Delle sue opere Einaudi ha pubblicato nel 2018 I Formidabili Frank, memoir sulla sua famiglia premiato con il JQ Wingate Prize, nel 2020 il romanzo Quello che manca, e nel 2023 Cento volte sabato, premiato dal Jewish Book Council con il Natan Notable Book Award e due Jewish Book Awards, nelle categorie Holocaust Memoir e Sephardic Culture. Per quest'opera Frank ha ricevuto la Sophie Brody Medal, prestigioso riconoscimento per il suo importante contributo alla letteratura ebraica. |
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