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Zavattini-Strand, Paese

 
collana: Frontiere
editore: Einaudi
data pubblicazione: 30/11/2021
pagine: XII - 92

prezzo: € 40,00

ISBN: 9788806250065
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formato: rilegato
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Paul Strand

Cesare Zavattini

Un paese

 

Pubblicato da Einaudi nel 1955, e più volte ristampato da altri editori, ritorna nel catalogo Einaudi un grande classico della fotografia.

In pieno neorealismo, quando al cinema vengono proiettati i film di De Sica, Visconti e Rossellini, dall’incontro tra un grande fotografo e un grande scrittore e sceneggiatore nasce questo classico della «letteratura per immagini», reso unico dalla bellezza delle fotografie del maestro modernista Paul Strand e dall’approccio geniale di Zavattini ai testi di accompagnamento, che a distanza di mezzo secolo continuano ad affascinare il lettore e immergerlo senza retorica in un mondo contadino al tramonto.

 

Cesare Zavattini nacque nel 1902 a Luzzara (Reggio Emilia) e morí nel 1989 a Roma, nella sua casa di Via Sant'Angela Merici. Scrittore, giornalista, soggettista, sceneggiatore, pittore, è una delle figure piú significative del Novecento italiano. A lui si devono libri (Parliamo tanto di me, I poveri sono matti, Io sono il diavolo, Straparole, La notte che ho dato uno schiaffo a Mussolini) e film memorabili (I bambini ci guardano, Sciuscià, Ladri di biciclette, Miracolo a Milano, Umberto D.). A ottant'anni scrisse, diresse e interpretò La veritàaaa. Ha attivamente contribuito al cambiamento del cinema attraverso idee, progetti e iniziative di risonanza internazionale.

Paul Strand nacque nel 1890 a New York e morí nel 1976 a Orgeval, in Francia. Con Alfred Stieglitz ed Edward Steichen è considerato tra i massimi fotografi americani. A diciotto anni conobbe Stieglitz, e iniziò a frequentare la redazione della rivista «Camera Work» e le Little Galleries of the Photo-Secession. Il sodalizio con Stieglitz terminò all'inizio degli anni Trenta, quando Strand si trasferí in Messico, dove maturò il suo impegno politico e realizzò il lungometraggio Redes (1934), la storia di uno sciopero di pescatori nella baia di Santa Cruz. Tornato negli Stati Uniti, realizzò un altro documentario, Native Land (1941) sulle violazioni dei diritti dei lavoratori nelle imprese americane, che fu vietato dalla censura. Nel 1949 lasciò gli Stati Uniti per sfuggire al maccartismo. Nei viaggi successivi realizzò i suoi libri fotografici piú importanti, oltre a Un paese: Tir a'Mhurain (sulle Ebridi Esterne, 1962), Living Egypt (1969) e Ghana: an African Portrait (1976).

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