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Ogni libro è un capitale che silenziosamente ci dorme accanto, ma che produce interessi incalcolabili.
Johann Wolfgang Goethe
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Gianluca GarelliSogni di spiriti immondiStoria e critica della ragione onirica Quale tipo di rapporto tiene insieme la ragione e il sogno? E quali significati nelle diverse epoche la filosofia ha attribuito ai sogni e al fatto di sognare? Che mai accadrebbe se – grazie agli strumenti della fantasia e alle illusioni della parola – portassimo alle estreme conseguenze l’ipotesi del ribaltamento fra la veglia e il sogno, per affermare che la vita non può distinguersi da un’esperienza onirica, e che anzi, forse, è tale per davvero? L’apparente coerenza delle nostre esperienze e il mondo in cui ci muoviamo perderebbero improvvisamente consistenza: ed ecco che vorremmo almeno scoprire se il dramma della nostra vita abbia un regista, e quale sia effettivamente il palcoscenico su cui recitiamo la nostra parte. – Una simile fiction è notoriamente assai piú antica di Matrix. Nei discorsi di filosofi, scienziati e letterati dell’età moderna il sogno si delinea appunto come un artificio: un esperimento immaginato dalla ragione nell’intento di prendere le misure all’altro da sé e di consolidare l’autonomia del proprio giudizio. Questo grandioso tentativo di immunizzazione scettica del pensiero assume le forme piú diverse, e appare quantomai efficace se a dettarlo è l’istanza di autonomia dall’autorità. Le sue conseguenze a lungo termine sono tuttavia assai ambigue, come suggerisce il titolo del celebre capriccio di Goya: El sueño de la razón produce monstruos. Ecco perché uno sguardo disincantato sulla vicenda della «ragione onirica» dei moderni può gettare qualche luce su un presente in cui appare sempre piú incerto il confine tra reale e virtuale. Indice Gianluca Garelli è ordinario di Storia della filosofia presso l'Università di Firenze. Per Einaudi ha pubblicato La questione della bellezza (2016) e Sogni di spiriti immondi (2021), e ha curato scritti di Péter Szondi, un'edizione dellaFenomenologia dello spirito di Hegel (2008), una traduzione dell'Antropologia di Kant (2010), nonché l'edizione italiana della Nuova storia della filosofia occidentale di Anthony Kenny (2012-13, 4 voll.).
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