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Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quello che ha da dire.
Italo Calvino
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Christopher TyermanIl mondo delle crociateIl volume, sontuosamente illustrato con 158 immagini a colori, prende in considerazione gli elementi materiali delle crociate e le tracce che esse ci hanno lasciato in architettura, scultura, oreficeria, pittura e manoscritti. La possibilità di osservare i resti materiali di queste guerre ci permette di comprendere meglio non solo le identità e le azioni dei crociati, ma anche le relazioni che essi intrattennero con le culture contro le quali combattevano. La ricostruzione storica e antropologica del mondo medievale della guerra, raccontato a partire dalle pratiche, dai protagonisti, dagli oggetti e dai simboli dell’universo delle crociate. Se lungo tutto il Medioevo le crociate furono sostenute dall’ideologia religiosa, le conseguenti campagne militari prevedevano in realtà obiettivi concreti: terre, ricchezze, potere e prestigio. I crociati fecero incetta di possedimenti di ogni tipo, dai reliquiari ai castelli. Le spedizioni richiedevano enormi investimenti e attrezzature materiali (armamenti e tecnologia militare, opere di falegnameria e mezzi di trasporto); le conquiste producevano burocrazia, tassazione, sfruttamento economico e norme commerciali. «La fascinazione moderna nei confronti della forza trainante della religione tende a semplificare le crociate trasformandole in “guerre di religione”. Ciò è fuorviante soprattutto per due aspetti. Impone una falsa coesione binaria alle identità e alle motivazioni delle parti contrapposte, come se si trattasse di uno “scontro tra cristiani e musulmani”, quando la realtà era piú composita, fatta di collaborazione e non solo di coercizione, di contatto e non solo di competizione. Inoltre non tiene conto della realtà della guerra. Come la religione, la violenza pubblica è sociale e culturale. Il coinvolgimento dei crociati poteva essere fervido o forzato, frutto di una libera scelta o delle necessità legate al lavoro, entusiasta o indifferente o risentito. Le crociate furono guerre combattute sotto il vessillo della fede religiosa, e sono inspiegabili se non si riconosce questo dato. Tuttavia sono anche di piú e di meno: di piú perché rientravano in uno schema piú ampio di aggressione culturale e territoriale; di meno perché, in quanto guerre, venivano combattute come tutte le altre, ed erano una faccenda di soldi e di uomini, di tattica e di tecnologia, di castelli e di falegnameria». Christopher Tyerman insegna Storia medievale all'Hertford College di Oxford. Con Einaudi ha pubblicato L'invenzione delle crociate («Piccola Biblioteca Einaudi» 2000), Le guerre di Dio. Nuova storia delle crociate («Grandi Opere» 2012 e «Piccola Biblioteca Einaudi» 2017) e Il mondo delle crociate. Una storia illustrata (2021). |
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