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...se non ci fossero i libri, noi saremmo tutti rozzi e ignoranti, senza alcun ricordo del passato, senza alcun esempio; la stessa urna che accoglie i corpi cancellerebbe anche la memoria degli uomini.
Cardinale Bessarione
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Silvio D'ArzoEraldo AffinatiGec dell’AvventuraUn romanzo per ragazzi avvincente, profondo e commovente anche per gli adulti.
Un romanzo inedito e incompiuto di Silvio D’Arzo è stato ritrovato e trascritto da Alberto Sebastiani, grande esperto dello scrittore reggiano. Abbiamo chiesto a Eraldo Affinati, da sempre estimatore di D’Arzo, di scriverne un finale possibile. Cosa che Affinati ha fatto con grande entusiasmo. La storia è ambientata nell’Inghilterra del Settecento. Gec è un ragazzino, sua madre è la levatrice del paese, suo padre è morto: era un sellaio ma Gec crede che fosse un corazziere del re caduto in battaglia. Quando viene a sapere la verità scappa da casa e finisce su una nave di pirati dove troverà un’altra figura paterna. A un certo punto la madre è in pericolo. Tornerà Gec a salvarla? E che ne sarà dei pirati e della loro nave? Nel «libro per ragazzi», senza abbandonare l’ambientazione storica o i temi a lui cari e nemmeno la lingua e gli stilemi che ne caratterizzano l’espressione in quella fase, D’Arzo cerca di costruire un racconto che non sia solo d’atmosfera, come tutti quelli scritti fino a quel momento. Con Gec D’Arzo prova a risolvere il conflitto tra lirismo e narrativa tipico della sua generazione in un ambito specifico (la letteratura per l’infanzia), attraverso un incontro tra il fantastico e il romanzo d’avventura, o soprattutto in uno spazio diverso: non il cielo degli angeli o la terra dei demoni, ma il mare dei pirati. Il protrarsi negli anni del progetto, in un mutato clima letterario, culturale ed editoriale, porta però D’Arzo ad abbandonare quella ricerca, nella speranza di una pubblicazione poi mai avvenuta. Gec resta dunque la sola testimonianza del tentativo di superare l’«esilio» coniugando l’atmosfera e la ricercatezza letteraria con l’avventura e la dimensione fantastica, che non trova infatti realizzazione nemmeno nei successivi libri per ragazzi. I soli testi darziani, peraltro, in cui l’azione romanzesca permane. dalla prefazione di Alberto Sebastiani Silvio D'Arzo (pseudonimo di Ezio Comparoni) nasce a Reggio Emilia nel 1920, figlio di una ragazza madre. Nonostante le ristrettezze economiche, frequenta l'Università di Bologna, dove si laurea in glottologia. Nel 1942 ottiene una cattedra di lettere in un liceo della sua città e pubblica il romanzo All'insegna del Buon Corsiero presso Vallecchi. Poco piú tardi viene arruolato nell'esercito. Dopo l'8 settembre del 1943 riesce a tornare rocambolescamente da Barletta a Reggio Emilia, dove riprende subito a scrivere: nasce cosí Gec dell'Avventura. Nel dopoguerra continua a insegnare e collabora a giornali e riviste letterarie. Nel 1948 scrive la principale delle rielaborazioni di Gec, ovvero Penny Wirton e sua madre, che verrà pubblicato solo trent'anni dopo. Nel 1952 muore di leucemia. Nello stesso anno il suo racconto piú famoso, Casa d'altri, appare postumo sulla rivista «Botteghe Oscure»; nel 1953 verrà ripreso da Sansoni. Il volume Casa d'altri e altri racconti è nel catalogo Einaudi dal 1980.
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