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Non riesco a saziarmi di libri. E sì che ne posseggo un numero probabilmente superiore al necessario…
Francesco Petrarca
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Giulio BusiCittà di luceLa mistica ebraica dei palazzi Celesti I viaggi nell'aldilà secondo la tradizione ebraica La letteratura dei palazzi, o Hekalot, come si chiamano in ebraico, è antica, misteriosa, difficile. Mette soggezione anche al lettore esperto, abituato a vedersela con i testi astrusi della qabbalah, la sapienza segreta del giudaismo, che si è forgiata tra il XIII e il XVI secolo. Per quanto siano complesse le allegorie dei mistici medievali e della prima età moderna, questi palazzi a perpendicolo su dirupi di luce rimangono una meta proibitiva, quasi irraggiungibile. La letteratura degli Hekalot precede la qabbalah. La precede nel tempo, giacché comincia a costituirsi nei primi secoli dell’età volgare, e la precede nell’ordine mentale e nell’immaginario collettivo. Chi giunge alle dimore divine, e riesce a penetrarvi, entra in un’aristocrazia sapienziale, invidiata e ambita. Il percorso è pericoloso. Alle porte degli edifici superni vigilano guardiani scorbutici e maneschi. Bisogna saperli prendere con le buone, ingraziarseli, oppure aggirarli ricorrendo a qualche aiuto altolocato. Ma non è solo l’itinerario difficile a respingere molti, o forse quasi tutti. Il problema, con cui si scontrava l’adepto in età antica, e che ancora oggi scoraggia piú di un lettore, è capire il perché di tanta fatica. Cosa si trova in cielo? Beninteso, non nel cielo volgare dei nostri viaggi intercontinentali. Quello che qui importa è il cielo incontaminato della sapienza primordiale. Il cielo abitato da Dio e dalla sua corte celeste. Il cielo affollato di angeli, protetto da mura altissime di tizzoni accesi, a un tempo percorso da melodie dolcissime e scosso da paurosi boati. Cosa c’è da vedere, cosa c’è da sapere? Questo è l’argomento del nostro libro. Le pagine che seguono sono una risposta alla domanda che, da sempre, s’è fatta a chi torna. Cos’hai visto? Ne valeva la pena? Cosa c’è “là”? dall’Introduzione Giulio Busi è nato a Bologna nel 1960. Dirige l'Istituto di giudaistica alla Freie Universität di Berlino ed è presidente della Fondazione Bondoni Pastorio. Per Einaudi ha curato i Millenni: Mistica ebraica (con Elena Loewenthal), Simboli del pensiero ebraico, Qabbalah visiva, Zohar, Giovanni Pico della Mirandola (con Raphael Ebgi) e Città di luce. Presso Mondadori ha pubblicato tre biografie di Lorenzo de' Medici, Michelangelo e Marco Polo. Insieme a Silvana Greco ha curato la mostra Il Rinascimento parla ebraico (Ferrara, aprile-settembre 2019, catalogo Silvana Editoriale).
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Recensioni recensione di Giorgio Montefoschi su Corriere della Sera. (leggi) |
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