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Hanebrink, Uno spettro si aggira per l’Europa

collana: La Biblioteca
editore: Einaudi

data pubblicazione: 15/10/2019

pagine: XX - 328

prezzo: € 30,00

ISBN: 9788806242435
contributi di:
traduzione di:
  • Dario Ferrari
  • Sarah Malfatti
argomento:
formato: rilegato
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Paul Hanebrink

Uno spettro si aggira per l’Europa

Il mito del bolscevismo giudaico

 

La funesta invenzione che il comunismo fosse in realtà un complotto ebraico volto a conquistare e distruggere l’Europa ebbe nel secolo scorso il suo tragico culmine nello sterminio di milioni di esseri umani. Un’idea che, rielaborata a piú riprese nel corso dell’intero secolo, non ha mai cessato di alimentare varie ideologie e programmi politici. Paul Hanebrink esplora la nascita, i caratteri e le conseguenze di questo mito pregno di odio e paura: dalle sue origini negli anni convulsi successivi alla grande guerra all’avvento del nazismo, dall’intreccio con la memoria dell’Olocausto fino alla sopravvivenza nelle fantasie cospirative dell’estrema destra europea e americana.

Per gran parte del XX secolo, l’Europa è stata perseguitata da una minaccia scaturita dalla propria immaginazione: il bolscevismo giudaico. Questo mito – che riteneva il comunismo un complotto ebraico volto a distruggere le nazioni d’Europa – era una fantasia paranoica, eppure i timori di una cospirazione giudaico-bolscevica si affermarono dopo la Rivoluzione russa e si diffusero in tutta Europa. E durante la Seconda guerra mondiale tali paure contribuirono a seminare la morte, l’odio e l’orrore. Il racconto di Paul Hanebrink inizia con i movimenti controrivoluzionari che turbavano l’Europa alla fine della Prima guerra mondiale. Fascisti, nazisti, cristiani conservatori e molti altri europei, terrorizzati dal comunismo, immaginavano i bolscevichi ebrei come nemici sul punto di varcare i confini per sovvertire l’ordine dall’interno con le loro idee devastanti. Negli anni che seguirono, il bolscevismo giudaico fu un’arma politica potente e facile da usare. Dopo l’Olocausto, quello spettro, lungi dal morire, semplicemente si modificò, diventando uno dei componenti della guerra fredda. Dopo un’ennesima trasformazione, persiste ancora oggi su entrambe le sponde dell’Atlantico nella politica tossica del nazionalismo di destra rivitalizzato.

 

Paul Hanebrink insegna Storia alla Rutgers University (New Jersey). Ha pubblicato, tra l'altro, In Defense of Christian Hungary: Religion, Nationalism, and Antisemitism, 1890-1944 (2006). Per Einaudi ha pubblicato Uno spettro si aggira per l'Europa. Il mito del bolscevismo giudaico (2019).

 

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