Fondare le biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro un inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire.

Marguerite Yourcenar

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Lauricella, Il codice del disonore

collana: Passaggi
editore: Einaudi
data pubblicazione: 02/07/2019
pagine: XIV - 184
prezzo: € 17,00
ISBN: 9788806241810
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formato: brossura
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Dina Lauricella

Il codice del disonore


D come Disonore. Quello degli uomini di 'Ndrangheta che per difendere l'onore mafioso non esitano a uccidere le proprie figlie.

Questo libro nasce da un fenomeno recente di grande importanza: per la prima volta nella storia della ‘Ndrangheta le figlie e le mogli dei boss collaborano con la giustizia denunciando le loro famiglie. Lo fanno per strappare i propri figli a un ineluttabile destino criminale, ma soprattutto per sfuggire loro stesse al “codice d’onore”. Si tratta delle linee guida dei membri della mafia calabrese che si definiscono, a loro volta, uomini d’onore. Direttive che servono a far carriera nel crimine, tramandate per via orale e che negli ultimi decenni hanno trovato conferme scritte o sono state riferite agli inquirenti dai collaboratori di giustizia. Un esempio è la vendetta che incombe sulle donne di ‘Ndrangheta che tradiscono il marito o la famiglia: la morte. Un rito feroce di cui i padri devono farsi garanti per rimediare “all’onta” subita, in nome di ciò che emancipazione, cultura e buonsenso definirebbero piú come “codice del disonore”.

 

Dina Lauricella, palermitana, vive a Roma. Ha collaborato con «La Repubblica», «L'Espresso», «Il Fatto Quotidiano» e Radio Capital. Arriva in Rai nel 2003 e dal 2007 firma diversi speciali per Michele Santoro, fra cui: Inferno Atomico, premio della critica Ilaria Alpi; Cosa vostra, dove intervista per la prima volta in tv il figlio di Provenzano e Stato criminale, che trae spunto dal libro di cui è autrice con Rosalba Di Gregorio, Dalla parte sbagliata. La morte di Paolo Borsellino e i depistaggi di Via D'Amelio (Castelvecchi 2014, 2018), premio Marco Nozza per il giornalismo d'inchiesta. Nel 2014 vince il premio nazionale Paolo Borsellino (Targa del Presidente della Repubblica) per il giornalismo. Oggi collabora con Rai3. Per Einaudi ha pubblicato Il codice del disonore. Donne che fanno tremare la 'Ndrangheta (2019).


 

 

 

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