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Charles Péguy

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Maier, Dentro i confini

collana: La Biblioteca
editore: Einaudi
data pubblicazione: 18/06/2019
pagine: 434
prezzo: € 33,00
ISBN: 9788806239930
contributi di:
traduzione di: Daria Cavallini
argomento:
formato: rilegato
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Charles S. Maier

Dentro i confini

Territorio e potere dal 1500 a oggi

 

L'uomo ha organizzato la superficie terrestre tramite il diritto, la guerra, il commercio e l'evoluzione tecnologica e, nel delimitare i confini, ha creato quegli spazi di sicurezza e appartenenza che hanno reso possibili stati ed economie, forme di governo e di cittadinanza. Un'acuta analisi geopolitica che dal Cinquecento giunge a un'attualità sempre piú vulnerabile e inquieta, percorsa da mura e filo spinato.

Nel corso della storia, le società umane sono state organizzate soprattutto come territori, regioni politicamente limitate, i cui confini definiscono la giurisdizione e il movimento dei popoli; mentre oggi le tecnologie della globalizzazione stanno facendo cadere sempre piú le barriere della comunicazione, dei trasporti e del commercio. Questo saggio esplora l’inquieta evoluzione dell’organizzazione territoriale come pratica mondiale delle società umane. Lo storico Charles S. Maier segue i cambiamenti epocali che hanno continuamente ridefinito i territori per oltre cinque secoli e richiama l’attenzione su idee e tecnologie che contribuiscono a fornire strumenti di resistenza alla territorialità. I confini territoriali trasformano la geografia in storia, forniscono un quadro entro cui viene organizzata la vita politica, giuridica ed economica. Nei secoli dell’età moderna, le proprietà del territorio – i loro significati e le loro applicazioni – sono cambiate considerevolmente nello spazio e nel tempo. In Occidente, la territorialità moderna si sviluppò in parallelo con le idee di sovranità nel XVII secolo. I sovrani presero provvedimenti per fortificare i confini, mappare e privatizzare la terra e centralizzare la loro influenza sulle popolazioni e le risorse all’interno del loro dominio. L’arrivo delle ferrovie e del telegrafo permise l’espansione territoriale nella propria patria e all’estero, nonché l’estensione del controllo di ampi spazi. Verso la fine del xix secolo, l’estensione del territorio di una nazione diventò un indice del suo potere, con i possedimenti coloniali d’oltremare che aumentavano il prestigio e la ricchezza e ridefinivano la territorialità. Passando alle crisi geopolitiche del xx secolo, Maier presta molta attenzione al nostro presente, chiedendosi in che modo le nazioni moderne e le economie vivano ancora all’interno dei confini, e in quale misura le nostre società si siano mosse verso un mondo post-territoriale.

 

Charles S. Maier insegna Storia alla Harvard University. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: In Search of Stability. Explorations in Historical Political Economy (1987); The Unmasterable Past. History, Holocaust, and German National Identity (1988); Dissolution. The Crisis of Communism and the End of East Germany (1997); La rifondazione dell'Europa borghese. Francia, Germania e Italia nel decennio successivo alla prima guerra mondiale (1999); Among Empires. American Ascendancy and Its Predecessors (2006) e Once within Borders. Territories of Power, Wealth, and Belonging since 1500 (2016). Per Einaudi ha pubblicato Leviatano 2.0. La costruzione dello stato moderno (2018).

Recensioni   

articolo di Donatella Di Cesare su L'Espresso. (leggi)

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