collana: Passaggi |
editore: Einaudi |
data pubblicazione: 12/02/2019 |
pagine: 192 |
prezzo: € 17,00 |
ISBN: 9788806239800 |
a cura di: |
traduzione di: Giovanni Garbellini
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argomento: |
formato: brossura |
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Raja Shehadeh
Dove sta il limite
Raja Shehadeh da giovane avvocato si era dato da fare per impedire il sequestro delle terre palestinesi e favorire la pace e la giustizia nella regione. È in quel periodo che stringe una forte amicizia con Henry, un ricercatore ebreo canadese. Ma quando la vita giorno dopo giorno diventa sempre piú insopportabile nei Territori, è impossibile sfuggire alla politica e al passato. E anche la piú forte delle amicizie, sul filo del confine israelo-palestinese, viene messa a dura prova. Shehadeh in questo libro, attraversando lo spazio (da Tel Aviv a Jaffa) e il tempo (dal 1959 al 2013), ci racconta l’evolversi della situazione dei palestinesi nei Territori occupati. Coraggioso, intelligente e decisamente controverso, Shehadeh esplora gli effetti devastanti dell’occupazione anche negli aspetti piú intimi della vita quotidiana. E si domanda se, coloro che oggi si considerano a vicenda i peggiori dei nemici, potranno mai riuscire a costruire un futuro comune insieme.
Raja Shehadeh (1951) è uno dei piú importanti intellettuali palestinesi contemporanei. Vive a Ramallah. Avvocato, ha fondato la pionieristica organizzazione palestinese per i diritti umani Al-Haq. Ha vinto l'Orwell Prize con Palestinian Walks, uscito in Italia con il titolo Il pallido dio delle colline (Edt 2010). In Italia sono stati pubblicati inoltre i Diari dell'occupazione (Castelvecchi 2014). Per Einaudi ha pubblicato Dove sta il limite (2019). Tra i suoi estimatori ricordiamo Ian McEwan, Colm Tóibín, Rachel Kushner e Claire Messud.
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