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Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quello che ha da dire.
Italo Calvino
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Patrizia Valduga Poesie erotiche Tutti i miei falsi amori e falsi affanni
Come Patrizia Valduga ha scritto in altra occasione, «la poesia è come l'amore, è nostalgia d'indivisibile: entrambi si prefiggono un po' di perdita di coscienza, un qualche smantellamento di quell'equilibrio infelice che è la nostra identità. Hanno entrambe una funzione erogena e quindi ansiolitica». Questa naturale convergenza diventa ancora piú stringente nel caso di queste poesie fatte di fantasie erotiche, visioni iniziatiche e allucinazioni, ma anche di tanta consapevolezza «teorica» testimoniata da citazioni letterali di Sade e di Ignacio Matte Blanco. Il desiderio e i suoi misteri sono affrontati in diverse forme immaginative, linguistiche, metriche. Dalla Tentazione degli anni Ottanta alle versioni da Mallarmé e Racine, dalle Cento quartine alla riscrittura di Manfred e alla Lezione d'amore, questo volume è la summa delle poesie erotiche della Valduga. Con un saggio conclusivo che mette in luce il rapporto dell'autrice con la parola poetica, il suo modus operandi letterario e le sue piú profonde ragioni interiori. Patrizia Valduga è nata nel 1953. Vive a Milano. Per Einaudi, ha pubblicato Medicamenta e altri medicamenta (1982), Cento quartine e altre storie d'amore (1997), Prima antologia (1999), Quartine (2001), Requiem (2002), Lezione d'amore (2004), Il libro delle laudi (2012) e Poesie erotiche (2018). Ha inoltre pubblicato traduzioni da John Donne, Valéry, Molière, Shakespeare e, recentemente in questa stessa collana, Carlo Porta e ha curato inoltre, sempre per Einaudi, il Breviario proustiano (2011). Ha fondato nel 1988 il mensile «Poesia», che ha diretto per un anno. |
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