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Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quello che ha da dire.
Italo Calvino
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Giulio GuidorizziUlisse
Ulisse è l'eroe capace di mille tranelli che ha espugnato Troia. È il navigatore «divino» che ha molto sofferto, ha affrontato tempeste, Ciclopi, Sirene e perfide maghe, ha vagato anni per mare prima di arrivare finalmente a casa. Ma il mito, come la storia, ha sempre un altro lato. L'Odissea è il primo vero romanzo della letteratura occidentale e Ulisse, il suo protagonista, è l'ultimo degli eroi, il primo personaggio moderno. Ma che uomo è stato? Ha lasciato una moglie a casa da sola con un bambino e un vecchio suocero da accudire. E come padre? Il figlio Telemaco è dovuto crescere senza di lui, prigioniero della sua ombra e condannato a non poter diventare mai davvero adulto. E le tante donne che ha incrociato nel suo viaggio? Per quanto si possano essere rivelate perfide, sono state tutte sedotte dal suo fascino e dalla sua scaltrezza e poi abbandonate: Circe, Nausicaa, Calypso. Guidorizzi ci accompagna alla scoperta di un eroe guardandolo attraverso gli occhi di chi ha partecipato solo da comprimario alla sua epica vicenda. E lo fa, come di consueto, unendo al rigore del classicista la passione e la brillantezza del narratore. «Dormiva Penelope quando Telemaco partí alla ricerca di suo padre. La mattina Euriclea, con le lacrime agli occhi, era salita nella sua stanza e le aveva bisbigliato all'orecchio che il figlio era salpato nella notte. Il suo cuore si era spezzato, ma non aveva gridato o pianto, non aveva detto una parola. Doveva nasconderlo finché poteva: era circondata da ancelle infedeli che la spiavano in ogni momento andando a riferire tutto ai loro amanti. I pretendenti avrebbero potuto mettere in mare una nave veloce e inseguirlo. Ma fino a sera almeno non se ne sarebbero accorti. A quel punto era veramente sola». Giulio Guidorizzi è professore di Teatro e Drammaturgia dell'Antichità presso l'Università degli Studi di Torino. Si occupa in particolare di teatro classico e di antropologia del mondo antico. Tra le sue opere piú recenti: le edizioni delle Baccanti di Euripide (2002) e delle Nuvole di Aristofane (2002); la traduzione della Biblioteca di Apollodoro (1995) e dei Miti di Igino (2000). Ha curato inoltre un'Introduzione al teatro greco (2003) ed è autore di una Letteratura greca (2002). Per Einaudi ha pubblicato Il mito di Edipo (2004, con Maurizio Bettini), Io, Agamennone (2016) e Ulisse (2018). |
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Recensioni recensione di Roberto Mussapi su Avvenire. (leggi) recensione di Eva Cantarella su Corriere della Sera. (leggi) recensione di Piero Boitani su il Sole 24 Ore. (leggi) |
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