Fondare le biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro un inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire.

Marguerite Yourcenar

Avviso

Articoli

Loy, Cesare

collana: Fuori collana
editore: Einaudi
data pubblicazione: 19/06/2018
pagine: 144
prezzo: € 17,00
ISBN: 9788806238506
a cura di:
traduzione di:
argomento:
formato: brossura
per l'acquisto scegli tra:
  


 

Rosetta Loy

Cesare

 

Più che un album di ricordi, un'irripetibile pagina a due nella storia della cultura italiana

Cesare Garboli era un critico folgorante, che scriveva per capire. Rosetta Loy è una grande scrittrice che ci racconta il loro incontro; e l'affinità assoluta, piú lunga di una vita. I silenzi nella casa dell'entroterra toscano e le serate con la pioggia che riga i vetri, i gatti ad accompagnarli ovunque, a eccezione di quelli neri, presaghi di nefaste profezie. In questa memoria sentimentale Cesare appare sia tra le pagine dei suoi libri che nelle sue furie imprevedibili. Da adolescente con il ciuffo davanti agli «occhi stupefatti e sbarrati che fissano incantati il futuro che li aspetta», al trentenne inviato in Vietnam, che non riesce a scrivere nemmeno una riga, stravolto dall'orrore che gli si presenta davanti. O mentre dà battaglia sulla scacchiera a Carlo Caracciolo in interminabili partite che lo vedono impegnato con regine, re, alfieri e pedoni. Grande amico di Natalia Ginzburg, Elsa Morante e Fellini. Lettore dall'intelligenza inarrivabile e uomo di infuocate passioni. Questo libro non è una resa docile al ricordo, ma il suo contrario. Perché, come scrive Metastasio nel celebre sonetto molto amato da Cesare, «Siam navi all'onde algenti, | lasciate in abbandono. | Impetuosi venti | i nostri affetti sono, | ogni diletto è scoglio. | Tutta la vita è mar».

 

Rosetta Loy è nata e vive a Roma. Presso Einaudi ha pubblicato La bicicletta (1974, Premio Viareggio opera prima), La porta dell'acqua (1976), Le strade di polvere (1987, Premi Campiello e Viareggio), La parola ebreo (1997, Premio Fregene e Rapallo-Carige), Ahi, Paloma (2000), Nero è l'albero dei ricordi, azzurra l'aria (2004, Premio Bagutta), Forse (2016), Cioccolata da Hanselmann (2016) e Cesare (2018).

recensioni

articolo di Ernesto Ferrero su Il Sole 24 Ore. (leggi)


della stessa autrice nel catalogo Einaudi

Condividi questo articolo su...