Fondare le biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro un inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire.

Marguerite Yourcenar

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Colin Sudari

collana : Electa arte
editore: Electa
data pubblicazione: 12/06/2018
pagine: 128
prezzo: € 25,00
ISBN: 9788891820037
a cura di: Bruno Corà, Aldo Colonetti
argomento: arte
formato: brossura con sovracoperta
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Colin Sudari


"Quando ho visto per la prima volta questi tessuti così impregnati di colori e solventi, abbandonati dopo la pulizia delle rotative del "Corriere", ho capito che ero di fronte alla memoria del presente, a una vera 'sindone laica'. Erano i sudari di tutti i fatti del mondo, cancellati, dissolti e trasformati in macchie indistinte, in verdi, azzurri, rossi, neri. Colori sovrapposti che componevano una grande pittura astratta. I sudari del nostro tempo." Gianluigi Colin, 2018.

Electa pubblica il catalogo di Sudari, mostra personale dell’artista Gianluigi Colin, alla Triennale di Milano dall’11 maggio al 10 giugno 2018.
Il catalogo, con i  testi di Stefano Boeri, Aldo Colonetti, Gianluigi Colin e Bruno Corà, raccoglie le riproduzioni di un corpus di 16 grandi tele inedite e realizzate appositamente per il progetto espositivo in Triennale, insieme a un dittico di piccole dimensioni.
I Sudari di Colin sono una sequenza di opere astratte, cariche di sedimentazioni cromatiche, di striature ripetute, di campiture dilatate nello spazio. La particolarità di questa nuova serie risiede nell’origine di questi lavori, a mettere in luce la storia personale e la radice concettuale della recente ricerca dell’artista: Gianluigi Colin, infatti, si appropria di grandi tessuti utilizzati per pulire le rotative di diversi quotidiani. Si tratta di “roto-pitture”, tessuti in poliestere usati per “rimuovere” simbolicamente le notizie del mondo.
Le opere svelano le diverse anime di Colin come artista, art director e giornalista. Nascono tra la materia della realtà tipografica, portatrici della memoria di giorni, mesi, anni di notizie, intrise di inchiostri tipografici ed energie collettive. Autentici “stracci di parole”: il grado zero di ogni forma di scrittura.

 

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