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Giulio Einaudi
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Paolo MatthiaeDalla terra alla storiaScoperte leggendarie di archeologia orientaleL'appassionante racconto delle campagne archeologiche dell'antico Oriente da metà Ottocento a oggi, dalla decifrazione delle due scritture piú antiche dell'umanità alle prime epiche imprese alla ricerca di Ninive, alle grandi scoperte nella Valle dei Re a Tebe, da Ebla, Qatna e Aleppo in Siria a Nimrud e Sippar in Mesopotamia, a Troia e Hattusa in Anatolia, ad Abido e Amarna in Egitto, fino a Gerusalemme in Palestina. Uno dei maggiori protagonisti dell'archeologia orientale rievoca origini, sviluppi e risultati delle piú affascinanti imprese degli ultimi decenni. Sempre attento a rilevare, nel passaggio suggestivo dalla terra dello scavo all'interpretazione della storia, l'inestimabile contributo che le scoperte recano alla ricostruzione di un lontano passato fondamentale per lo sviluppo della civiltà umana, che vide il sorgere e l'affermarsi delle prime città, dei primi stati territoriali, dei primi imperi a vocazione universale nella storia mondiale. «Le scoperte rievocate e illustrate nelle pagine di questo libro hanno in comune alcune caratteristiche fondamentali. In primo luogo, sono il frutto, in modi certo diversi, di esplorazioni archeologiche sistematiche di lungo periodo. In secondo luogo, sono state realizzate, approssimativamente, nell'ultimo mezzo secolo. In terzo luogo, a un giudizio oggettivo e di nuovo in modi diversificati, hanno avuto un significato rivoluzionario. Il loro valore leggendario dipende, da un lato, dal forte impatto di innovazione che è tipico di tutte e, dall'altro, dal loro carattere inatteso e sorprendente. La notevole varietà di queste scoperte, in ambiti differenziati della ricerca storica, ha inciso, volta a volta, sulla storia politica, sulla storia religiosa, sulla storia sociale, sulla storia economica, sulla storia artistica, sulla storia letteraria e, in diversi casi, su piú di una di esse...Se è vero che non v'è nulla di piú concreto e reale di una scoperta archeologica, è altrettanto vero che le interpretazioni prime di quella scoperta, che sono un'esperienza esaltante, non hanno nulla di definitivo perché esse sono solo un contributo, primario e fondamentale, alle innumerevoli valutazioni storiche future. Le interpretazioni che per ciascuna delle scoperte raccolte in questo saggio sono qui presentate, spesso già oggetto di accesi dibattiti negli ambienti scientifici, nella maggior parte dei casi sono di questo tipo ed esprimono solo una parte iniziale del lungo loro tragitto, di fatto inesauribile, dalla terra alla storia». Paolo Matthiae ha insegnato Archeologia e storia dell'arte del Vicino Oriente antico all'Università di Roma La Sapienza, dove è stato Preside della Facoltà di Scienze Umanistiche e Pro-Rettore. Ha intrapreso gli scavi di Ebla fin dal 1963. È accademico dei Lincei, di Francia, d'Austria, e di Svezia. Autore di un'ampia Storia dell'arte dell'Oriente antico (Electa 1996-2002), che sta completando con un quarto volume, ha scritto numerosi saggi soprattutto sull'arte dell'antica Mesopotamia. Tra le sue opere piú recenti, oltre Ebla. Un impero ritrovato (Einaudi 1977, 1989, 1995), si ricordano Prima lezione di archeologia orientale (Laterza 2005), Gli Archivi Reali di Ebla (Mondadori-Sapienza 2008), Ebla. La città del trono (Einaudi 2010) e Dalla terra alla storia. Scoperte leggendarie di archeologia orientale (Einaudi 2018). |
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Recensioni recensione di Valentina Porcheddu su il manifesto. (leggi) |
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