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Italo Calvino
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Tomaso MontanariVincenzo TrioneContro le mostre
Un sistema di società commerciali, curatori seriali, assessori senza bussola e direttori di musei asserviti alla politica sforna a getto continuo mostre di cassetta, culturalmente irrilevanti e pericolose per le opere. È ora di sviluppare anticorpi intellettuali, ricominciare a fare mostre serie, riscoprire il territorio italiano. È un vizio italiano: produrre mostre blockbuster. Gli ingredienti sono sempre gli stessi: Caravaggio e Leonardo, gli impressionisti, Van Gogh, Picasso, Dalí e Warhol. Ne facciamo circa diecimila l'anno, ma dovremmo avere seri dubbi su questa sarabanda. Innanzitutto perché si tratta quasi sempre di puro intrattenimento: a pagamento, e di bassa qualità. Quasi mai c'è dietro una ricerca originale, e quasi sempre non c'è nulla da imparare: la verità è che privati senza scrupoli e pubbliche autorità senza un progetto mettono a rischio pezzi unici, spesso di valore altissimo. Dobbiamo riprendere a fare esposizioni serie, libere, educative. E c'è un'alternativa più radicale: rompere la gabbia degli eventi, e rituffarci nel fitto contesto di arte e paesaggio che rende l'Italia unica al mondo. Riallacciare il passato al presente, attraverso una conoscenza vera e libera. Fuori dal mercato, nel cuore delle nostre città.
Tomaso Montanari (1971) insegna Storia dell'arte moderna all'Università «Federico II» di Napoli. Si è sempre occupato della storia dell'arte del XVII secolo, cercando di rispondere alle domande poste dalle opere con tutti gli strumenti della disciplina: dalla filologia attributiva alla ricerca documentaria, dalla critica delle fonti testuali all'analisi dei significati, a una interpretazione storico-sociale. Per Einaudi ha scritto la postfazione ai due volumi de Le vite de' pittori scultori e architetti moderni di Giovan Pietro Bellori (2009), A cosa serve Michelangelo? (2011), Il Barocco (2012), Costituzione incompiuta (2013, con Alice Leone, Paolo Maddalena e Salvatore Settis) e Privati del patrimonio (2015). Vincenzo Trione insegna Arte e media e Storia dell'arte contemporanea presso l'Università IULM di Milano, dove è Preside della Facoltà di Arti. Collabora con il «Corriere della Sera». Ha curato mostre in musei italiani e stranieri e il Padiglione Italia della LVI Biennale di Venezia (2015). Ha pubblicato monografie su Apollinaire, Soffici e De Chirico e il libro Effetto città. Arte cinema modernità (2014, Premio Roma). Per Einaudi ha pubblicato, con Tomaso Montanari, Contro le mostre (2017). |
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