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Ecco quello che non si dovrebbe mai cessare di essere: dei lettori, dei lettori puri, che leggono per leggere, che sanno leggere che, insomma, leggono e basta...
Charles Péguy
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Paolo Matthiae Ebla. La città del trono Archeologia e storiaL'immagine a tutto tondo di uno dei maggiori centri urbani dell'Antichità preclassica nella ricostruzione del protagonista della sua rinascita. Ritenuta concordemente la piú importante scoperta archeologica della seconda metà del Novecento, Ebla, nella Siria settentrionale, poche decine di chilometri a sud di Aleppo, riportata alla luce dagli archeologi dell'Università di Roma La Sapienza, ha rinnovato le piú leggendarie imprese dell'archeologia orientale. Dopo il sorgere delle prime città della storia nella Mesopotamia dei Sumeri e il formarsi del primo stato dei Faraoni nella Valle del Nilo nella seconda metà del IV millennio a.C., il III millennio a.C. è l'età della sfida in Siria e in Alta Mesopotamia a consolidare la grande conquista della civiltà urbana fuori dalle piane alluvionali. Ebla - con i suoi edifici monumentali e le migliaia di tavolette del 2350-2300 a.C. - è oggi, per un millennio, fino alla definitiva distruzione attorno al 1600 a.C. il centro urbano meglio conosciuto dove questa grande sfida del mondo civilizzato è stata vinta, avendo ragione delle asperità della natura e delle contese degli uomini. La fine di Ebla, caso unico nella storia orientale antica, fu cantata in un poema hurrito-hittita, che la distruzione della città ha rievocato con modi e toni che da vicino preannunciano l'Iliade. In questo libro riemerge in tutti i suoi aspetti, dopo quasi cinquant'anni di scavi ininterrotti, l'immagine a tutto tondo di uno dei maggiori centri urbani dell'Antichità preclassica nella ricostruzione del protagonista della sua rinascita. Indice Paolo Matthiae insegna Archeologia e storia dell'arte del Vicino Oriente antico all'Università di Roma La Sapienza, dove è stato Preside della Facoltà di Scienze Umanistiche e Pro-Rettore. Ha intrapreso gli scavi di Ebla nel 1964 e tuttora li dirige. È accademico dei Lincei, di Francia, d'Austria, e di Svezia. Autore di un'ampia Storia dell'arte dell'Oriente antico (Electa 1996-2002), che sta completando con un quarto volume, ha scritto numerosi saggi soprattutto sull'arte dell'antica Mesopotamia. Tra le sue opere piú recenti, oltre Ebla. Un impero ritrovato (Einaudi 1977, 1989, 1995), si ricordano Prima lezione di archeologia orientale (Laterza 2005), Gli Archivi Reali di Ebla (Mondadori-Sapienza 2008) e Ebla. La città del trono (Einaudi 2010).
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