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De Simone, Satyricon a Napoli '44

collana: L' Arcipelago
editore: Einaudi
data pubblicazione: 2014
pagine: 372
prezzo: € 16,50
ISBN: 9788806219789
a cura di:
traduzione di:
argomento: narrativa italiana
formato: brossura
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Roberto De Simone

Satyricon a Napoli '44

Fra Santa Chiara e San Gregorio Armeno

 

«La nostra adolescenza era trascorsa senza che ce ne accorgessimo, e noi insistevamo a cercarla come un orologio da polso smarrito o scippato».

Il maestro indiscusso della cultura musicale napoletana racconta la «scandalosa epopea del dopoguerra». Lo sguardo limpido e spietato di un ragazzo straordinario in un irriverente romanzo autobiografico, che s'inchina a Petronio e strizza l'occhio a Fellini.

A Napoli dopo la guerra non c'è rimasto nemmeno il tempo di pensare. I mesi si sono fatti polvere, polvere sono le case bombardate, polvere è il cibo liofilizzato che riempie i piatti, e i sogni pure sono «polvere di stelle», come canta per le strade un motivetto hollywoodiano. Però sotto la polvere la città è viva, anarchica, persino spudorata. Soprattutto se a raccontarla sono gli occhi di un ragazzino; soprattutto se il ragazzino è Roberto De Simone. La cronaca di un anno eccezionale, un romanzo di formazione fatto di episodi brevi e spesso ambigui, sempre acutissimi. I bombardamenti, l'amicizia, i bordelli e il contrabbando. E poi il conflitto fra cultura scritta e cultura orale. Ma anche la fede, i voti e i miracoli: il passaggio dalla religiosità popolare a quella stimolata dai media - i rotocalchi diffondono le immagini di «un bel frate con la barba nera» che risponde al nome di padre Pio. E infine, naturalmente, la musica: quella che il piccolo protagonista suona al pianoforte, ma anche le canzonette e i canti popolari. De Simone attinge alla memoria delle immagini e a quella delle parole per restituirci il ritratto fedele di una città grottesca e sublime, che anche «nel periodo della piú calamitosa miseria» mantiene salda la consapevolezza di sé.

 

Roberto De Simone (Napoli 1933), musicista, compositore, regista, autore teatrale, accademico di Santa Cecilia. Ha diretto il Conservatorio di Musica di San Pietro a Majella. Per Einaudi ha pubblicato i volumi: La gatta Cenerentola (1977), Il presepe popolare napoletano (1998 e 2004), Il convitato di pietra (1998), L'opera buffa del giovedì santo (1999), La Cantata dei pastori (2000), Prolegomeni al Socrate immaginario (2005), Novelle K 666. Fra Mozart e Napoli (2006) e Cinque voci per Gesualdo (2013). Ha inoltre curato nei «Millenni» le Fiabe campane e Il Cunto de li Cunti di Giambattista Basile.

 

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