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Questi, Uomini e comandanti

collana: Supercoralli Einaudi
editore: Einaudi
data pubblicazione: 2014
pagine:  200

prezzo: € 18,00

ISBN: 9788806221584
a cura di:
postfazione di: Angelo Bendotti
traduzione di: 
argomento: narrativa italiana
formato: rilegato
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Giulio Questi

Uomini e comandanti

 

«Piangevamo la scomparsa degli ultimi partigiani. Lamentavamo l'impossibilità di sentirne ancora la voce. Non avevamo fatto i conti con Giulio Questi. I suoi partigiani hanno la sovrana piccolezza dei personaggi di Gogol' e la dubbia grandezza degli eroi di Tarantino. Attraverso la sua voce di novantenne, la letteratura della Resistenza rinasce a nuova vita». Sergio Luzzatto

Questo libro è una specie di miracolo: pensavamo di aver già letto la migliore letteratura sulla Resistenza, quella scritta dai diretti protagonisti, ma non avevamo ancora scoperto la voce viva, limpida, smaliziata e potente dei racconti di Giulio Questi. Ex partigiano poi regista di culto, oggi novantenne film-maker di cortometraggi che spopolano in rete, Giulio Questi ha partecipato giovanissimo alla guerra di liberazione tra Val Seriana e Val Brembana, e di quell'esperienza ha scritto nell'immediato dopoguerra dando vita a racconti portentosi, crudi e umanissimi, veramente folgoranti, amati tra gli altri da Elio Vittorini, che li pubblicò sul «Politecnico». Su quei temi l'autore è tornato cinquant'anni dopo, a completare una raccolta che vede ora per la prima volta la luce. In mezzo, tutta una vita piena di incontri e avventure, ma soprattutto di cinema: attore, sceneggiatore e regista, negli anni Sessanta ha girato Se sei vivo spara, uno spaghetti-western poi osannato da Enrico Ghezzi e Quentin Tarantino, in cui l'esperienza resistenziale trova un'originalissima trasfigurazione. Con uno sguardo «fenogliano» (proprio con Fenoglio, poco prima della sua morte, Giulio Questi stava ragionando su una trasposizione cinematografica di Una questione privata), questi racconti ci restituiscono tutta la complessità di una scelta morale, vitale e violenta insieme, riuscendo a mescolare magistralmente realismo e visionarietà. La Resistenza di Giulio Questi è lontana da ogni retorica: nelle sue storie a volte feroci, ma sempre accese dall'ironia e dall'intelligenza, la guerra e la giovinezza si sovrappongono in una grande avventura che comprende il terrore e la sconsideratezza, il coraggio, la dignità, la fame, il freddo, la casualità dei gesti e l'impellenza dei desideri. Ma ci sono anche racconti onirici, d'indagine psicologica, che trascinano il lettore nel tempo e nello spazio, fin nella Colombia di Gabriel García Márquez, continuando in fondo a raccontare i fantasmi dell'animo umano, le sue crepe e anche la sua inesauribile vitalità.

 

Giulio Questi (Bergamo 1924) è un regista, sceneggiatore e attore cinematografico (ha recitato nella Dolce vita di Federico Fellini). È considerato uno dei piú originali registi italiani. Nel 1967 ha diretto Se sei vivo spara, uno spaghettiwestern epocale, che trae ispirazione dalla sua esperienza di partigiano e che venne sequestrato per le sue scene violentissime. Del 1968 è La morte ha fatto l'uovo, giallo sui generis ambientato in un allevamento di polli, una critica al consumismo imperante. Negli ultimi anni ha girato fortunati cortometraggi. Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati sul «Politecnico» di Vittorini. Ha narrato la sua Resistenza nella raccolta di racconti Uomini e comandanti (Einaudi 2014).

recensioni   

«La resistenza senza mito» di Sergio Luzzatto - Il Sole 24 ore domenica 13/04/14

«Il sangue, la morte e l'amore partigiano» di Antonio Armano - il Fatto Quotidiano 25/04/14

«Tra la resistenza e i film western la mia vita è un'eterna incompiuta» di Antonio Gnoli - La Repubblica 27/04/14

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