Fondare le biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro un inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire.

Marguerite Yourcenar

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Perosino, Io viaggio da sola

collana: Super ET
editore: Einaudi
data pubblicazione: 02/10/2018
pagine: 160

prezzo: € 11,00

ISBN: 978880622206
a cura di:
traduzione di:
argomento: Narrativa italiana
formato: brossura
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Maria Perosino

Io viaggio da sola

 

La solitudine non è uno stato d'animo: è banalmente uno stato di famiglia, magari temporaneo, da maneggiare con cura e allegria.

Questa è la storia di una donna la cui vita ha sterzato all'improvviso. Ma è anche molto altro. Un kit di sopravvivenza per cavarsela da sole, tra alberghi, treni, piazze deserte, amici, amori e agguati di malinconia. Una guida gioiosa, eccentrica, ricca di consigli pratici ed esistenziali: da come infilare l'intera vita in valigia a come gustarsi una città acchiappando i piaceri, le emozioni, l'altrove e se stessi.
Un libro che fa bene al cuore, al cervello e a numerosi altri organi, perché mescola con naturalezza intelligenza e ironia.

Queste pagine sfuggono a una semplice definizione: sono un corso di autostima, un racconto divertente, un diario involontario, un manuale intemperante. Soprattutto sono vive, effervescenti, e fanno meglio - molto meglio - di una seduta dall'analista. Fanno quello che farebbe una cara amica. Se sei giú, ti fanno venire voglia di metterti in ghingheri e uscire. Se sei incline a guardarti l'ombelico, ti fanno venire il sospetto che là fuori, in mezzo alla gente e alle cose che ancora non conosci, si giochi una parte importante della partita.
Viaggiare da sole significa buttarsi con curiosità nei luoghi in cui capita di trovarsi per scelta, per lavoro, per fuga. Significa cambiare valigia («è il trolley l'invenzione che piú di ogni altra, pillola anticoncezionale inclusa, ha contribuito alla liberazione delle donne»); scegliere l'albergo giusto, mangiare a un tavolo per uno senza sentirsi tristi. Anche da sole si può prendere un aperitivo sulla terrazza di un bar di Istanbul guardando il Bosforo. E dirsi che, certo, per mangiare le ostriche sarebbe meglio essere in due, ma in fondo la scelta peggiore è non mangiarle affatto. E a poco a poco, grazie alla forza dei pensieri e della scrittura, le pagine di questo libro trasmettono un'energia davvero contagiosa, ti spingono a partire anche da fermo, preoccupandoti di aprire delle porte e non di chiudere casa.

 

Maria Perosino è storica dell'arte, curatrice di mostre e si occupa d'ideazione e gestione d'iniziative culturali. Nel suo lavoro si è interessata soprattutto alle situazioni in cui l'arte incontra altri saperi: scienza, design, illustrazione, fotografia, letteratura. Tra le pubblicazioni recenti in quest'ambito, il volume Effetto terra (Johan&Levi, 2010) e i cataloghi delle mostre Lorenzo Mattotti. La fabbrica di Pinocchio (Nuages, 2010) e ABC e altri giochi di Bruno Munari (Felici Editore, 2010). Nel 2012 ha pubblicato per Einaudi Io viaggio da sola.

 

 

 

della stessa autrice nel catalogo Einaudi 

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