collana: i Millenni |
editore: Einaudi |
data pubblicazione: 2004 |
pagine: XL - 506 |
prezzo: € 70,00 |
ISBN: 9788806201487 |
a cura di: Gilles Pécout e Margherita Botto |
traduzione di: Margherita Botto |
Illustrazioni di: 15 illustrazioni fuori testo |
argomento: classici |
formato: rilegato in cofanetto |
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Alexandre Dumas
Viva Garibaldi
Un'odissea nel 1860
L'impresa dei Mille raccontata da un cronista d'eccezione.
Viva Garibaldi. Un'odissea nel 1860 è l'odissea di Dumas che, partito per una crociera nel Mediterraneo, incontra e accompagna Garibaldi e i suoi Mille, tra la Sicilia e Napoli, dalla primavera all'autunno 1860. Dobbiamo il testo alla riscoperta erudita e letteraria di Claude Schopp. Il lettore che non vuole rinunciare al piacere immediato per tuffarsi nella genesi dell'opera è colpito dall'unità conferita al libro dall'andamento congiunto di due avventure, la peregrinazione mediterranea di Dumas e la spedizione militare siciliana di Garibaldi. Invece il lettore troppo curioso, e per carattere un po' insoddisfatto, il lettore che intuisce le esigenze dell'erudizione, è costretto ad ammettere di avere di fronte un ibrido: ibrido geniale, certo, ma una sorta di mostro letterario, a immagine del suo autore. Ognuno dei due ha ovviamente ragione. E uno dei primi meriti di Viva Garibaldi è di ribellarsi alle classificazioni troppo semplici e drastiche: non è né racconto autobiografico né racconto d'immaginazione né testimonianza di attualità o corrispondenza giornalistica; ma è tutto questo insieme. Una natura composita, a ricordarci come Dumas sia alla ricerca della formula che definisce l'alchimia dell'artista romantico: scrittore profeta sempre in viaggio, che sogna di essere al tempo stesso testimone e amico dell'eroe dei popoli, ma anche personaggio indispensabile e insieme storico della sua epopea.
Dall'Introduzione di Gilles Pécout
Alexandre Dumas (1802-1870), scrittore e drammaturgo francese, è autore di numerosi romanzi di argomento storico che ebbero molto successo e che pubblicati a puntate sui giornali dell'epoca contribuirono alla grande diffusione del romanzo d'appendice. Tra le sue opere sono da ricordare Il conte di Montecristo, I tre moschettieri e la sua continuazione Vent'anni dopo, La regina Margot, Robn Hood.
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