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Lucrezio, De rerum natura

 collana: i Millenni
editore: Einaudi
data pubblicazione: 2003
pagine:  XXXII - 469
prezzo: € 70,00
ISBN: 9788806166922
a cura di: Alessandro Schiesaro
note a cura di:  Carlo Santini
traduzione di: Renata Raccanelli
Fotografie di:  Paolo Mussat Sartor
Illustrazioni di: con 14 illustrazioni a colori fuori testo di Giulio Paolini fotografate da Paolo Mussat Sartor
argomento: classici testo latino a fronte
formato: rilegato in cofanetto
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Lucrezio

De rerum natura


Un'opera unica nel panorama della letteratura antica a cui corrisponde un'impalcatura teorica di straordinaria audacia.

Il De rerum natura si propone, insieme, come modello dell'universo infinito teorizzato da Epicuro, e come 'manuale per l'uso' di un mondo i cui fenomeni eterogenei sfidano da sempre la ragione dell'uomo e lo costringono a paure e credenze irrazionali e tormentose. Confessando quest'ambizione senza confini Lucrezio si impone una sfida narrativa che nessuno prima di lui aveva accettato (neppure, tutto sommato, i poeti-filosofi greci che scrivevano peri physeos, per non dire dei più timidi propugnatori di saggezza in versi): come si imposta la narrazione del 'tutto'? come articolare in libri, in versi, in una trama, la massa infinita dello spazio, della materia, del vuoto? Il poema stesso, la relazione che esso instaura con i suoi lettori-discepoli, divengono - è inevitabile - il primo e decisivo banco di prova delle teorie che propugna. [...] se tutto l'universo è storia del poema, quale può essere il suo intreccio? [...] Lucrezio affronta questa sfida promuovendo ad asse narrativo del poema il suo dialogo con il lettore. La 'trama' del De rerum natura è la storia della conversione (presunta, o almeno sperata) al credo epicureo di un lettore che all'inizio dell'avventura si presuppone indifferente se non ostile, saldamente ancorato a valori e concezioni tradizionali contro le quali il poema si scaglia con irruenza. Compiuta la lettura dell'opera il lettore-discepolo è in grado, ormai, di continuare da solo il cammino di ricerca, di basare sulla nuova comprensione del mondo fisico scelte etiche autonome e in parte non prevedibili. È quindi l'esperienza del lettore - Memmio nella fiction narrativa, e noi tutti con lui - a strutturare e rendere comprensibile la trama del poema. Il telos dell'opera non potrà consistere in un impossibile dénouement della trama, ma nell'avvenuta conversione del destinatario interno e, soprattutto, di quelli esterni, che debbono uscire da questa reinterpretazione radicale dell'universo sconvolti e trasformati.

 

Giulio Paolini è uno degli artisti italiani piú affermati a livello internazionale, appartenente all'ambito che si definisce arte concettuale. Fin dagli esordi ha affiancato alla sua produzione artistica considerazioni e riflessioni, confluite negli anni in libri d'artista e antologie di scritti tradotti in varie lingue. La prima raccolta, Idem, fu edita da Einaudi nel 1975. Tra le pubblicazioni piú recenti ricordiamo la trilogia uscita per Exit Edizioni tra il 1994 e il 1998 (Lezione di pittura, Black out e Giro di boa); Giulio Paolini: la voce del pittore. Scritti e interviste 1965-1995 (ADV Publishing House 1995); La verità in quattro righe e novantacinque voci (Einaudi 1996).

Le radici greche e latine

Dionigi di Alicarnasso, Le antichità romane

Euripide, Le tragedie

Lucrezio, De rerum natura

Marziale, Epigrammi

Omero, Iliade

Omero, Odissea

Orazio, Tutte le poesie

Plinio, Naturalis historia

Vitruvio, De architectura

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