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Uno dei modi migliori per far rivivere il pensiero di un uomo: ricostruire la sua biblioteca.
Marguerite Yourcenar
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Sigmund FreudRacconti analiticiIo però penso che il medico si sia assunto doveri non solo verso il singolo paziente, ma anche verso la scienza. Verso la scienza, in fondo, non significa altro che verso molti altri pazienti che soffrono o soffriranno dello stesso male. La comunicazione ufficiale di quello che si crede di sapere sulla causa e sulla struttura dell'isteria diventa un dovere, e tralasciarla una vergognosa vigliaccheria se si può evitare il danno personale anche a un solo paziente. Sigmund Freud, Racconti analitici Che Freud sia uno dei maggiori scrittori del Novecento lo sosteneva anche il grande Contini nel suo libro intervista con Ludovica Ripa di Meana molti anni fa. Ma il critico che più ha studiato Freud scrittore e più ha dimostrato le sensazioni continiane è Mario Lavagetto. Il rapporto di Freud con la letteratura è analizzato fin da una lettera giovanile e poi è visto passo passo attraverso l'affascinante lettura dei casi clinici, non a caso qui ribattezzati da Lavagetto «racconti». In questi testi Freud sperimenta progressivamente varie tecniche di narrazione che rispecchiano la nascita e l'evolversi delle forme narrative «moderniste». Anche se i suoi gusti letterari pendevano su narrazioni classiche di stampo ottocentesco, la scrittura presenta tutte le inquietudini e i rivolgimenti che hanno prodotto la grande letteratura del Novecento. Un volume che farà discutere psicanalisti e critici letterari, ma che appassionerà anche il lettore comune. Il fascino del «Piccolo Hans», dell'«Uomo dei lupi» e degli altri casi clinici qui raccolti è molteplice perché nella stessa scrittura freudiana nascevano un metodo clinico, un'interpretazione della psiche e una nuova forma narrativa. l libro è accompagnato da dodici tavole originali di Lorenzo Mattotti, artista che proprio nel mondo perturbato dell'inconscio, nei sogni e negli incubi ha sempre trovato la sua vena più originale e potente. (E che qualche anno fa ha illustrato un altro Millennio, Pinocchio, con esiti molto felici sia dal punto di vista artistico che editoriale). Mario Lavagetto insegna Teoria della letteratura all'Università di Bologna. Ricordiamo tra i suoi libri: La gallina di Saba (Einaudi 1974, 1989), L'impiegato Schmitz e altri saggi su Svevo (Einaudi 1976, 1986), Quei piú modesti romanzi (Garzanti 1979), Freud, la letteratura e altro (Einaudi 1985, 2001), Stanza 43. Un lapsus di Marcel Proust (Einaudi 1991), La cicatrice di Montaigne. Sulla bugia in letteratura (Einaudi 1992, 2002), La macchina dell'errore (Einaudi 1996), Palinsesti freudiani (Bollati Boringhieri 1997) e Dovuto a Calvino (Bollati-Boringhieri 2001). Per la «Biblioteca dell'Orsa» ha curato una raccolta di opere narrative di Italo Svevo, Zeno (Einaudi 1987) e per la «Biblioteca della Pléiade», sempre di Svevo, i Romanzi (1993). Nel 2005 ha pubblicato nelle «Vele» Eutanasia della critica, mentre nel 2011ha pubblicato Quel Marcel! e ha curato i Racconti analitici di Sigmund Freud. Anna Buia è nata a Parma nel 1960. Lavora in editoria. Tra i suoi interessi di studio la cultura popolare, la letteratura per l'infanzia, la storia delle donne e i gender studies. Lorenzo Mattotti (1954) è uno dei massimi artisti internazionali del fumetto e dell'illustrazione. Collabora da anni con «The New Yorker». Da Einaudi ha pubblicato Stigmate (con Claudio Piersanti), Jekyll & Hyde (con Jerry Kramsky), Il rumore della brina (con Jorge Zentner), Lettere da un tempo lontano, Fuochi e ha illustrato per la collana dei «Millenni» le Fiabe dei Balcani, Le avventure di Pinocchio e i Racconti analitici di Sigmund Freud. |
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