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Italo Calvino
Il Romanzo
Progetto e direzione: Franco Moretti
Comitato scientifico: Ernesto Franco, Fredric Jameson, Abdelfattah Kilito, Pier Vincenzo Mengaldo, Mario Vargas Llosa.
I. La cultura del romanzo
II. Le forme
III. Storia e geografia
IV. Temi, luoghi, eroi
V. Lezioni
OPERA COMPLETA 5 VOLL. € 445,00
opera completa non disponibile |
Una guida critica multiforme e unica alla buona lettura di ogni biblioteca dove già siano raccolti i romanzi e i racconti più amati dai lettori. Un affresco romanzesco che si rivela sorprendente ritratto inedito dell' uomo moderno.
Un' opera collettiva che reinterpreta il romanzo dal punto di osservazione del mondo di oggi; e il mondo di oggi alla luce della lunga avventura del romanzo. Più di duecento fra critici, narratori, storici, antropologi e filosofi di ogni parte del mondo sono in dialogo su decine e decine di romanzi in un' impresa innovativa che resta ancora unica sia dal punto di vista metodologico che da quello editoriale.
Piano dell' opera
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I. La cultura del romanzo Innumerevoli sono i romanzi del mondo. Ma come parlarne? Il romanzo proverà a combinare tre prospettive distinte. Per prima cosa, il romanzo è per noi un grande fatto culturale, che ha ridefinito il senso della realtà, il fluire del tempo e dell'esistenza individuale, il linguaggio e le emozioni e i comportamenti. Romanzo come cultura, dunque; ma certo anche come forma, e anzi forme, plurale, perché nella sua lunga storia si incontrano le creature piú sorprendenti, e l'alto e il basso si scambiano volentieri di posto, e i confini stessi dell'universo letterario diventano incerti. A volte, viene da pensare a Babele. Ma è proprio questa flessibilità che ha fatto del romanzo la prima forma simbolica davvero mondiale: una fenice che ovunque si trovi sa riprendere il volo, e ha l'astuzia di azzeccare sempre il linguaggio giusto per i suoi nuovi lettori. Indice. Il romanzo. La cultura del romanzo. Mario Vargas Llosa, È pensabile il mondo moderno senza il romanzo? |
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II. Le forme Dopo che il primo volume, La cultura del romanzo, ha analizzato il romanzo nel mondo (chi ha provato a mandare il romanzo in galera e chi se l'è portato in vacanza, il romanzo che dà una mano a rafforzare le lingue nazionali e il romanzo che baruffa con la scuola...), il secondo volume passa ora a vederlo dall'interno. È come aprire il cofano di questa macchina che racconta storie, per cercare di capire in che modo funziona, quali sono gli ingranaggi che la muovono e le caratteristiche che più la fanno amare: batteria, spinterogeno, raffreddamento... descrizione, stile, temporalità. Nel secondo volume ad essere studiato non è più chi scrive i romanzi e perché, ma il come si scrivono. E ciò che subito emerge è che ci sono tanti come possibili. Il romanzo è in realtà: i romanzi, le forme, plurale come plurale è il titolo di questo secondo volume. I romanzi sono sia storie d'avventura sia discussioni filosofiche, raccontano sia le peripezie di fidanzati buonissimi e castissimi sia di amanti senza scrupoli e di giovanotti ambiziosi, usano una lingua facile oppure difficilissima, possono essere scritti in prima persona o in seconda o in terza, vanno avanti una sorpresa dopo l'altra oppure si perdono in mille digressioni. La verità del romanzo è che sono tanti. Indice
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III. Storia e geografia l romanzo nel tempo e nel mondo. Una storia millenaria, una geografia planetaria. Dopo La cultura del romanzo e Le forme, il terzo volume si avventura ora a tracciare le coordinate spazio-temporali del romanzo. Coordinate che lo hanno reso una delle prime, se non la prima, forma espressiva veramente planetaria. Nella sezione iniziale del volume si ripercorrono e inseguono le origini del romanzo in luoghi e spazi diversi: nel Mediterraneo, naturalmente, ma anche nel mondo arabo e in Cina, per passare poi ad analizzarne la grande accelerazione europea del Sei-Settecento. E' allora, infatti, che si assiste al vero e proprio decollo del romanzo e quella forma che in passato sopravviveva con alti e bassi, si trasforma in una realtà che prende piede e non se ne va più. Il cerchio si allarga e da qui in poi il romanzo si diffonde in tutto il mondo dando vita a una gran varietà di formazioni sincretiche. Le letture della terza sezione si concentrano perciò sui "primi romanzi" di letterature diverse. Dalla Polonia al Messico, dall'Egitto alla Corea, alla Turchia, si scoprono e portano alla luce le sorprendenti soluzioni formali di testi i cui titoli suonano quasi sconosciuti. Ma l'onda continua a propagarsi, inarrestabile, fino ad arrivare a oggi o meglio, con l'ultimo saggio su romanzo, ipertesto e altre narrazioni elettroniche, ormai a domani.
Indice Parte seconda. L'accelerazione europea. La funzione fa la forma.Cosmopolitismo periferico: la Scozia, l'Irlanda e il romanzo "inglese". Empatia e sensibility nell'evoluzione del romanzo. La storia del "romanzo italiano"? Naturalmente, una storia "anomala". Iconografia. La biblioteca dei Lumi di Nathalie Ferrand. Parte terza. Verso la letteratura mondiale. Apparato critico. Le cifre del romanzo. Il contrappunto russo. Nel segno della voce. Oralità e scrittura negli Stati Uniti. Il lungo Ottocento del romanzo giapponese. La Cina e l'Occidente: incontri e trasvalutazioni. Il romanzo di un continente: L'America Latina. Letture. Il cerchio si allarga. Parte quarta. Futuro passato. L'internazionale dei romanzieri. Sull'innovazione. Romanzo, modernità, nichilismo. Il romanzo nell'universo di Turing. Letture. Esperimenti con la forma 1940-2000. Indice delle opere. Indice dei nomi. 0615292, pp. XI - 812. € 85,00
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IV. Temi, luoghi, eroi Temi, luoghi, eroi: ovvero ciò che più - nel tempo e oltre la lettura - conserviamo nella memoria delle storie che ci appassionano. Dal manoscritto ritrovato alla lettera rubata, dalla strada alla foresta, da Dracula a Frankenstein a Pinocchio ad Anna Karenina, le figure che troviamo nei libri e che ci portiamo nella vita di tutti i giorni per capire il mondo e dargli un senso.
Dopo il primo volume dedicato alla Cultura del romanzo e il terzo dedicato a Storia e geografia, il quarto volume ritorna, così come il secondo (Le forme), all¿officina della narrazione. Ancora quattro le sezioni: la prima si interroga sulla lunga durata dei temi letterari attraverso gli autori e i secoli. La seconda ne affronta i principali di petto descrivendoli e circoscrivendoli, mentre le letture si rivolgono al tema del colonialismo e della politica. La terza parte racconta poi il lungo cammino nel tempo di alcuni luoghi come la foresta di Piero Boitani che parte da Dante per arrivare a Conrad, o le metropoli che ospitano grandi romanzi e che vengono da loro raccontate. Infine, nella quarta parte, si parla dei personaggi: centro di ogni narrazione, motore o ostacolo, personaggi collettivi e importantissimi come la famiglia o individuali come il cattivo o l¿arrampicatore sociale. Le letture raccontano il sacrificio dell¿eroina che è spesso la delizia del narratore e parlano dell¿«altro», del diverso, di colui che porta ogni narrazione ai limiti della verosimiglianza e molto spesso la oltrepassa. Indice Parte seconda. Temi:Esperimenti col tempo: realismo e provvidenza;Deviazioni della lettera;Manoscritti ritrovati, strane storie, metaromanzi; L'histoire dans un genre neuf: "I promessi sposi" come storia sociale; Atti di sguardo: Proust, il romanzo e la cultura visiva; Meccanica per viaggi al limite del non conosciuto; Letture. Un tema planetario: colonialismo, postcolonialismo; Letture. Il romanzo e la politica; Iconografia. Il ritratto del romanziere, di Federico Ferrari e Jean-Luc Nancy; Parte terza. Luoghi: Il mare; La foresta; La strada;Gli spazi del privato; Letture. Le nuove metropoli; Parte quarta, Eroi; Cattivi romanzeschi tra Settecento e Ottocento; Arte, mobilità sociale, romanzo; Cicli, genealogie e altre forme di romanzo totale nel XIX secolo; Homo fictus; Per una teoria del personaggio minore; Letture. Il sacrificio dell'eroina; Letture. L'Altro; Indice delle opere. |
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V. Lezioni Quaranta romanzi, quaranta voci. Dall'Asino d'oro a Cent'anni di solitudine, passando attraverso L'uomo senza qualità e il Don Chisciotte, I promessi sposi e la Recherche, l'Ulisse e il Pasticciaccio, un confronto «uno a uno» fra grandi romanzi e grandi letture, tenendo ben vicini il piacere e lo spirito critico. Si completa con questo volume l'avventura de Il romanzo. Nelle Lezioni piú che a generi, stili o questioni storiche, temi già affrontati nei libri precedenti, viene ora dato spazio a singoli testi. Qui, narratori e critici, in una forma a metà strada fra la conferenza e la lezione, spiegano, ognuno a suo modo, perché vale ancora oggi la pena di leggere romanzi come Gargantua e Pantagruele o il Roman de la rose, perché si desidera ancora cavalcare con Don Chisciotte e il suo Ronzinante, si sogna con I viaggi di Gulliver e Alice nel paese delle meraviglie, ci si emoziona con I Malavoglia o Guerra e Pace. Infatti, a ben vedere, ovunque e al fondo di ogni nostra esperienza, c'è sempre almeno una storia che ci ha ispirato e ci ha fatti diventare quello che siamo. Molte e diverse sono le voci chiamate a confrontarsi ognuna con il proprio libro, da quelle di critici e saggisti come Cesare Garboli, Fredric Jameson, Piero Boitani, Francisco Rico, Lubomir Dolezel, Vittorio Coletti, Alfonso Berardinelli, a quelle di storici come Marco Meriggi e Benedict Anderson, a filosofi come Gianni Vattimo e Massimo Cacciari, a narratori (e non solo) come Antonia Byatt, Hans Magnus Enzesberger, Umberto Eco, Alessandro Baricco. E nell'idea di allargamento di orizzonte, perseguita in tutta l'opera, anche qui oltre ai romanzi piú noti si parla dei grandi capolavori del romanzo asiatico come la Storia di Genji il principe splendente o Il sogno della camera rossa nonchè di opere poco note in Italia come La bambola o le Memorie postume di Bras Cubas, capolavoro satirico del brasiliano Machado de Assis. Lezioni è cosí una guida critica e multiforme alla buona lettura da collocare sullo scaffale accanto a tutti i romanzi, grandi e piccoli, di cui è fatta la biblioteca di ognuno di noi. |