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Platone, Simposio, Fedro, Lettere - Fondazione Valla

collana: Fondazione Valla
editore:  Mondadori
SIMPOSIO
data pubblicazione: 2001, III ed. 2013
pagine: CIV-280
prezzo: € 30,00
ISBN: 0448612
FEDRO
data pubblicazione: 1998, IV ed. 2009
pagine: LXXXVI-338
prezzo: € 30,00
ISBN: 0442257 non disponibile
LETTERE 
data pubblicazione: 2002, IIed. 2014,
pagine: L-294
prezzo: € 30,00
ISBN: 0450666
argomento:
formato: rilegato con testo a fronte
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Platone

Simposio

a cura di Giovanni Reale

Siamo ad Atene, nel 416 a.C. Il simposio comincia. Gli invitati si distendono l’u no accanto all’altro sopra i lettucci: cenano, fanno le libagioni rituali, cantano gli inni di Dioniso.
Su proposta di Fedro, ognuno di essi pronuncia un discorso in lode di Eros. Il discorso di Aristofane, uno dei commensali, annuncia il tema centrale del Simposio: l’alleanza, che si stabilì in quella notte unica al mondo, tra lo spirito erotico della filosofia e lo spirito dionisiaco, insieme farsesco e tragico, della commedia. Aristofane e Socrate appartengono per un momento allo stesso regno: sia la commedia sia la filosofia balzano oltre l’intelligenza razionale per cogliere la veri tà suprema: con un mito che illumina, splende, rivela ciò che la ragione da sola non sarebbe mai capace di esprimere.

Giovanni Reale è professore di storia della filosofia antica alla Facoltà di Filosofia dell’Università San Raffaele di Milano.

 

Fedro

a cura di Giovanni Reale

Nel Fedro tutto accade ad Atene, in un giorno d’estate. Socrate incontra Fedro, un giovane che ama i discorsi. I due cominciano a passeggiare sulle rive del fiume Ilisso e a parlare, finché sulle labbra di Socrate risuonano le parole più celebri della filosofia occidentale: la teoria del Mondo delle Idee. Immaginando quel giorno d’estate lungo l’Ilisso, Platone ha forse scritto il suo capolavoro: una commedia incantevole, una perfetta costruzione filosofica, un grandioso mito poetico; qualcosa che, alla fine, con un’ultima giravolta, cancella anche sé stessa, sostenendo che la letteratura altro non è che un gioco. Ciò che conta è soltanto la nostra parola viva, ispirata da Amore Filosofo, che insegue senza fine Amore Filosofo.

 

Lettere

a cura di Margherita Isnardi Parente, traduzione di Maria Grazia Ciani

Le Lettere di Platone sono uno dei misteri della letteratura greca. Non sappiamo chi le ha scritte, se Platone, o uno o più contraffattori. Esse sono la testimonianza di un esperimento che parve compiere il sogno di Platone: portare al potere dei filosofi o dei governanti-filosofi, che traducessero le sue dottrine relative alla legislazione e al governo dello stato. Questo tentativo accadde alla corte di Dionisio II tiranno di Siracusa, e fallì miseramente. L’accordo tra i due fu impossibile: come molti dei suoi futuri eredi, Dionisio II fraintese comple tamente lo spirito di Platone, il quale «guardava verso l’esterno, come un uccello che vuole volarsene via».

Margherita Isnardi Parente ha insegnato storia della filosofia antica e storia del pensiero politico all'Università di Cagliari e alla Sapienza Università di Roma.

     

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