collana: Stile libero big |
editore: Einaudi |
data pubblicazione: 2012 |
pagine: 560 |
prezzo: € 21,00 |
ISBN: 9788806208646 |
a cura di: |
traduzione di: Marco Rossari |
argomento: narrativa straniera |
formato: brossura |
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Héctor Tobar
L' estate dei barbari
«Mentre ritornava verso casa, l'odore persistente dell'erba tagliata le mise tristezza. Quant'era drammatica esattamente la situazione finanziaria? Quanto a lungo il señor Scott avrebbe tosato l'erba e lottato con il Toro? Cosa stava accadendo nella vita di questa gente? Avevano sbattuto fuori Guadalupe e, a giudicare dalla sua stizza, senza nemmeno le due mensilità che erano buona norma nella borghesia di Città del Messico, a meno che non ti beccassero a grattare i gioielli o a seviziare i bambini. Araceli cominciava a capire che si rendeva necessario manifestare un maggiore interesse nella vita dei suoi datori di lavoro». Héctor Tobar, L'estate dei barbari
Una villa moresca sul Pacifico. Araceli, la cameriera messicana, osserva gli occupanti. Una famiglia molto, molto perbene. Nessun dubbio su chi siano i veri barbari.
Un mattino d'estate, Araceli, l'unica domestica della famiglia Torres-Thompson a non essere stata licenziata per effetto della crisi, scopre che la casa è deserta. Dopo la violenta lite della sera precedente, sia il señor sia la señora sono spariti senza fornire spiegazioni. E soprattutto senza portarsi dietro i due intollerabili bambini. Cosí, nonostante Araceli abbia sempre tenuto a precisare di essere stata assunta come cuoca e domestica e non come baby sitter, si ritrova a dover badare ai due viziatissimi gringos. L'unica, forse, è cercare di rintracciare il vecchio nonno, visto da Araceli una sola volta e poi evidentemente bandito da quella casa...
Héctor Tobar (1963) scrive sul «Los Angeles Times». Ha pubblicato il romanzo The Tattooed Soldier, ambientato nei quartieri degli immigrati a Los Angeles, e il saggio Translation Nation. Defining a New American Identity in the Spanish- Speaking United States. Nel 1992 ha vinto il premio Pulitzer per il giornalismo per i suoi pezzi sulle sommosse a Los Angeles. Nel 2012 ha pubblicato per Einaudi Stile libero L'estate dei barbari.
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