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Blanchot, La conversazione infinita

collana: Piccola Biblioteca Einaudi Ns  
editore: Einaudi
data pubblicazione: 2015
pagine: LXIV - 526
prezzo: € 34,00
ISBN: 9788806225001
a cura di: 
introduzione di: Giovanni Bottiroli
traduzione di: Roberta Ferrara
argomento:
formato: brossura
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Maurice Blanchot

La conversazione infinita

Scritti sull'«insensato gioco di scrivere»


Indice
Introduzione di Giovanni Bottiroli. Nota. - La parola plurale (parola di scrittura). L'esperienza-limite. L'assenza di libro (il neutro e il frammentario).

La conversazione infinita è senza dubbio il libro chiave di Maurice Blanchot e uno dei libri piú inquieti, singolari e stimolanti di critica letteraria del secondo Novecento.

Anche qui, come negli altri libri dell'autore, la riflessione muove da testi, autori, studi, problemi proposti volta a volta dall'attualità. Questi incontri appartengono spesso alla produzione letteraria, a volte sono «recensioni» a libri di sintesi interpretativa trascese in un rapporto libero; ma sempre in una prospettiva generale di pensiero. In confronto agli altri lavori di Blanchot, questo appare dunque piú filosofico; piú frammentato e insieme piú compatto. I singoli testi si susseguono in una fitta polifonia che riprende e sospende, nel tessuto discontinuo delle occasioni critiche, una serie di interrogativi sempre piú essenziali. La complessità del discorso viene evidenziata nei capitoli di raccordo stesi in forma di dialogo, dove la polarizzazione della ricerca, nell'alternanza di due voci disincarnate, obbedisce a una funzione organizzativa, all'esigenza di regolare i tempi e i livelli di approfondimento. Tra le parti piú intense e appassionanti del volume quella introduttiva in forma di dialogo, coi temi apparentemente misteriosi della «fatica», della «benevolenza», dell'«evento»; le pagine sul significato dell'Ebraismo, quelle sui terroristi; su Orfeo, Don Giovanni, Tristano; sul «quotidiano»; sul narrare; sulla critica; e la ricapitolazione finale su «L'assenza di libro».


Maurice Blanchot (1907-2003) fu scrittore, critico letterario e filosofo; l'influenza dei suoi testi ne ha fatto una figura di assoluto rilievo nel panorama culturale del Novecento. Tra i suoi scritti, ricordiamo Lautréamont e Sade, Lo spazio letterario, Il libro a venire, Il passo al di là, La follia del giorno, La scrittura del disastro, La conversazione infinita e L'amicizia.


Recensioni


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